Antigone. Il diritto di piangere. Fenomenologia del lutto femminile - 9788834339282

Antigone. Il diritto di piangere. Fenomenologia del lutto femminile: Ancora Antigone, nel Terzo Millennio? Questo saggio mostra quanti e differenti motivi ci inducano a rileggere e ripensare la tragedia di Sofocle, testo sempre moderno che nella storia è stato oggetto di diverse interpretazioni filosofiche e riscritture teatrali - da Hegel a Zambrano, da Anouilh a Brecht - e che resta capace di proporre differenti piani di racconto dell'umano: quelli della libertà, della disobbedienza civile, della cittadinanza e dell'identità individuale. Antigone, del resto, non cessa di essere attuale: fiera e reattiva malgrado il dolore che la polis le infligge, di fronte a una legge che reputa ingiusta la giovane tebana rivendica, per sé come per gli altri, di disobbedire al tiranno e al suo editto 'sbagliato'; come pure, sorprendentemente, rivendica il 'diritto di piangere' e di portare il lutto pubblicamente, per denunciare l'ingiustizia subita, come 'donna' e come 'cittadina', in una città diventata di colpo disumana. Un saggio per riflettere, ancora oggi, ma mai abbastanza, sugli effetti rovinosi di una ragione di Stato dispoticamente applicata, che batte la coda negli interstizi del male banale, spingendoci ogni volta più lontano dalle leggi degli dei, dai diritti umani e dall'uomo stesso. Il lettore si trova, allora, a interrogarsi sull'obbligo morale del 'restare umani', a esplorare il problema del 'riconoscimento reciproco' e della necessità di recuperare, in prima persona, la 'perduta umanità'.
Still Antigone? The essay by Alessandra Papa shows how many different reasons there are to reread and rethink Sophocle's tragedy. A tragedy in itself, which in history has been the subject of several theatrical rewrites and philosophical interpretations, but which remains able to reproduce different plans of the human narrative: those of freedom, civil disobedience, citizenship and of identity among all. This essay presents itself, therefore, as an original and obstinate attempt to keep in mind the different teachings that Antigone offers us, even today, through that "right to weep" that forces us to reflect, but never enough, on the rustful effects of a Reason of despotically applied state, which beats the tail in the interstices of the trivial evil, pushing us every time farther from the laws of the gods, from human rights, from the human person. The book lends itself to an anthropological and political ' cultured ' reflection, but it is also a useful tool of study to deepen the reading of the Antigone of Sophocle in an original philosophical perspective, which goes through the most relevant interpretations-from Hegel To contemporary feminine thought-and the most significant twentieth-century theatrical rewrites, from Zambrano, to Anouihl in Brecht.