Una sporca faccenda - 9788868040321

Una sporca faccenda: Il rapporto diceva: "Dai dati in nostro possesso possiamo rilevare che il pregiudicato Gazpropane Marc Donatien, residente in rue du Fromage Blanc al n° 16, risulta essere deceduto per effetto di una tossina venefica, somministratagli allo scopo di provocarne un collasso cardiocircolatorio. (vedi in allegato referto autoptico del dott. S. Kitemmùrt)". Molti particolari inquietanti, troppi per il sensibilissimo fiuto degli ispettori Aulin e Veramon. Cosa si nasconde dietro la morte di un insignificante bullo di quartiere? L'inchiesta procede tra personaggi ambigui, belle donne e piccoli malavitosi, ma solo ricostruendo la vita e il passato dei vari protagonisti si potrà dare un senso logico ai delitti commessi. L'ipettore Aulin procede, come al solito, senza un apparente metodo psicologico, anzi, come usa dire egli stesso "Io non penso mai", fino al colpo di scena finale. In un noir spassoso ed esilarante, gli ispettori sapranno conquistare i lettori con un susseguirsi di battute ironiche, divertenti, a volte irrispettose, sullo sfondo di una Parigi immaginaria, dove anche i nomi dei luoghi e dei personaggi formano arguti giochi di parole.
The report said: "from the data in our possession we can detect that the affected Gazpropane Marc Donatien, residing at rue du Fromage Blanc at n?? 16, has died due to a poisonous toxin, somministratagli in order to cause cardiovascular collapse. (see attached autopsy report of Dr. S. Kitemm??rt) ". Many disturbing details, too many for the sensitive nose of inspectors Aulin and "Veramon". What is behind the death of an unremarkable neighborhood bully? The investigation continues with ambiguous characters, beautiful women and petty criminals, but just reconstructing the life and past of the various protagonists will give sense to the crimes committed. The ipettore Aulin is proceeding as usual, without an apparent psychological method, indeed, as he himself often said "I never think," until the final twist. In a noir hilarious and exhilarating, inspectors will win over readers with a succession of satirists, funny, sometimes offensive, against the backdrop of a fictional Paris, where even the names of the places and characters make up witty wordplay.