Dante vivo - 9788865422083

Dante vivo: Pochi anni dopo la firma dei Patti Lateranensi, il convertito Papini dà alle stampe un libro sul più illustre dei fiorentini, "più moderno di tanti moderni, più vivo di tanti morti che si credon vivi". A settecento anni dalla morte, Papini trova che le aspirazioni e le speranze di Dante sono le medesime dei cattolici moderni del ventesimo secolo: una Chiesa non implicata nella politica e negli affari, ma impegnata ad insegnare "agli uomini ad essere perfetti sì da meritare la pace sulla terra e la beatitudine in cielo". Chiesa e Impero debbono cooperare per "il trionfo della pace". Negli anni in cui Papini scrive il secondo conflitto mondiale non era all'orizzonte, ma il timore per la pace in bilico era di certo sentito. Ai suoi occhi di convertito ed ex interventista la pace può essere garantita soltanto dalla restaurazione di un Impero, non nel senso dantesco, ma nel senso di un "organismo molteplice, retto da una legge unica, da una medesima autorità": tale impero dovrebbe mettere fine alle mai sopite rivalità fra gli stati. Nel 1933 Papini, sulle orme del suo grande concittadino eletto a guida spiritale del proprio secolo, auspica l'unità politica almeno dell'Europa. Quattro anni dopo, nel 1937, si farà promotore in un celebre discorso per l'appunto di un'Europa unita.
A few years after the signing of the Lateran pacts, the converted Page gives published a book on the most illustrious Florentines, "more modern than many modern, more alive than many deaths credon alive". Seven hundred years after his death, Paez finds that the aspirations and hopes of Dante are the same as modern 20th-century Catholics: a church not involved in politics and in business, but committed to teach men to be perfect in order to merit the peace on Earth and blessedness in heaven. " Church and Empire must cooperate for "the triumph of peace." In the years when Paez says the second world war was not on the horizon, but the fear for peace in the balance was certainly felt. Her eyes of converted former interventionist peace can be guaranteed only by the restoration of an empire, not in the sense of Dante, but in the sense of a "body manifold, governed by a single law, by an authority": this empire should put an end to unallayed rivalry between States. In the footsteps of his great countryman 1933 Papini, elected spiritual guide of his century, calls for political unity, at least in Europe. Four years later, in 1937, the promoter in a famous speech in fact of a United Europe.