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Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla «Raccolta de' balli fatti nelle opere del Real Teatro». Con CD-Audio - 9788855430111

di Pappacena F. (cur.) edito da LIM, 2019

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Informazioni bibliografiche del Libro

  • Titolo del Libro: Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla «Raccolta de' balli fatti nelle opere del Real Teatro». Con CD-Audio
  • AutorePappacena F. (cur.)
  • Editore: LIM
  • Data di Pubblicazione: 2019
  • Genere: arti ricreative. spettacolo. sport
  • ArgomentiTorino Danza-Storia
  • Pagine: 383
  • Curatore: Pappacena F.
  • Dimensioni mm: 240 x 0 x 24
  • ISBN-10: 8855430114
  • ISBN-13:  9788855430111

 

Il ballo a Torino 1748-1762. Dalla «Raccolta de' balli fatti nelle opere del Real Teatro». Con CD-Audio: Libretti di ballo e i tre volumi di musica manoscritta della Biblioteca del Conservatorio Santa Cecilia in Roma - documenti finora pressoché inesplorati - costituiscono la base documentaria di un ampio lavoro di analisi concepito su diversi percorsi di ricerca (archivistica, musicologica, coreologica, drammaturgica, biografica, musicale) e mirato alla ricostruzione del ballo al Regio di Torino dagli anni Venti agli anni Sessanta del Settecento. Il risultato è sorprendentemente interessante anche perché il faro puntato su Torino ha gettato luce su tutto il panorama italiano con le sue tradizioni ereditate dalla Commedia dell'arte e l'intricata rete di collegamenti con l'estero, che ha costantemente innescato processi di scambio e di contaminazione tra danza francese e danza italiana. Ne sono una prova le musiche dei due balletti contenute nel CD, dove l'ingegno italiano del giovane Gasparo Angiolini dialoga in modo arguto con il linguaggio aristocratico viennese, e lo charme rococò del Dauberval allievo di Noverre si contrappone all'impeto dei danzatori grotteschi italiani.
Dance booklets and the three volumes of handwritten music from the Library of the Santa Cecilia Conservatory in Rome - documents hitherto almost unexplored - form the documentary basis for extensive analysis work conceived on different research paths ( archives, musicological, choreographological, dramaturgical, biographical, musical) and aimed at the reconstruction of the dance at the Regio in Turin from the twenties to the sixties of the eighteenth century. The result is also surprisingly interesting because the lighthouse focused on Turin has shed light on the entire Italian landscape with its traditions inherited from the Comedy of Art and the intricate network of links with foreign countries, which has constantly triggered processes of exchange and contamination between dance French and Italian dance. Proof of this is the music of the two ballets contained in the CD, where the Italian ingenuity of the young Gasparo Angiolini dialogues wittyly with the Viennese aristocratic language, and the Rococo charm of the Dauberval pupil of Noverre is opposed to the impetus of the Grotesque Italian dancers.

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