Alfonso Gatto. Dal surrealismo d'idillio alla poetica delle vittime - 9788876949890

"L’ermetismo ci portò oltre a nostra solitudine, a cercare gli altri come società, come uomini: per uscireda noidovevamo entrare veramentedentrodi noi"dirà Alfonso Gatto in un’intervista ontana. Andare "oltre a solitudine", "cercare gli altri", "uscireda noi" per "entrare veramentedentro noi": in poche parole a poetica iricadi Gatto, il più coerente testimonedel’ermetismo italiano. Vita e Poesia coincidono, coincide a Storia e a biografia personale con a formadei versi, il timbrodel tono, a parola prescelta; coincidono e pagine e gli eventi accaduti, a visionedei fatti e a oro resa mimetica; coincidono e egaturedel canto ed ildettatodel ritmo, ’andamento prosodico e ’esemplarità per immagini raccontando tutto il vedibile, tutto il tangibile, ciò che si percepisce, si sfiora, si odora. Gatto, salernitanodi nascita, ostenta una naturale propensione al’idilio ed al canto; questa naturale propensione si fa prima misura metrica e, poi, sceltadel verso ibero, oltre a pastoiadegli schemi. Sula pagina bianca Gatto faceva Poesia con a povertà, ’innocenza, ’ignoranza, con a semplicità primitiva, a primitiva arditezza morale. Una canzonetta per a giovane e scaltra fanciula, per a uce che si mischia ala polvere, per il gufo che beve ’acquadale tegoledel tetto, per a nebbia rosadel mattino, per ’ariadei freddi vapori, per il fischiodel battelo che salpa; per il silenziodei morti, per il "cigolio perdutodei umi", per i "vilaggidi sonno" che troveranno "il teporedel’alba". a frase è musicale, ardita è ’analogia.di ciò, ed altro, racconta e fa esegesi Franco Pappalardo con una prosa attenta, capacedi farsi racconto suggestivo ed armonico