Eclisse del Dio unico - 9788842817758

Eclisse del Dio unico: "Non avrai altri dei di fronte a me" (Esodo 20,3). Oggi quell'Unico Dio si è disciolto come una montagna di ghiaccio. Con questa immagine sconcertante si apre l'inconsueto saggio di Ferruccio Parazzoli, dove il sublime e l'abisso si incrociano. Con l'eclisse del Dio Unico è crollato il pilastro a cui, in obbedienza e in rivolta, stava abbarbicata la cultura occidentale. Muore la rivolta metafisica, muore la tragedia cristiana, la grande creazione artistica nata dopo il Golgotha. L'autore rifugge da quello che definisce il pensiero ordinato del linguaggio debole, frutto dell'odierno nichilismo di massa, della "pappa del niente" di cui si nutre l'uomo contemporaneo, morto alle grandezze di ogni mitologia. La scrittura di Parazzoli è un incalzare di affermazioni demistificanti, di immagini ribaltanti, è la messa in scena di un dramma dove il Vecchio Dio di Abramo è caduto dietro le quinte, ma dove sul palco non è mai comparso quel Dio Padre che Gesù chiamò dalla croce. A capitoli di lucido sconcerto sull'attuale disorientamento dell'uomo occidentale ("Gli sciamani non volano più", la piatta orizzontalità dell'arte contemporanea; "Apologia del rischio", la perduta eroicità di Prometeo), si alternano capitoli visionari ("La tenda gialla", confine tra vita e morte; "Il discorso di Gesù morto", dove la vittima rivendica il proprio vittorioso fallimento). Fino alla chiusa commovente y final de "La cerimonia dell'addio". Un appassionato j'accuse. Prefazione di Vito Mancuso.
"You shall have no other gods before me" (exodus 20.3). Today the one God has dissolved as a mountain of ice. With this puzzling image opens the unusual essay by Ferruccio Parazzoli, where the sublime and the abyss intersect. With the Eclipse of God Only collapsed pillar to which, in obedience and in revolt, he was perched Western culture. Dies the rebellion metaphysics, Christian tragedy dies great artistic creation was born after the Golgotha. The author shies away from what it calls the weak language, the result of today's thinking ordered mass of nihilism "gruel of nothing" it eats the contemporary man, dead at sizes of every mythology. Writing Parazzoli is a pressing of demistificanti claims, overturning image, is the staging of a drama where the old God of Abraham is squarely behind the scenes, but where on stage has never appeared that God the father that Jesus called from the cross. In chapters of Polish Western man (the current confusion disorientation "shamans don't fly anymore," the flat horizontality of contemporary art; "Apologia of risk", the lost heroism of Prometheus), alternate chapters visionaries ("The yellow tent", the border between life and death; "The speech of Jesus died", where the victim is claiming its victorious failure). Until the moving closed y final de "the ceremony of farewell". An avid J'accuse. Foreword by Vito Mancuso.