Eclisse del Dio unico - 9788842828051

Eclisse del Dio unico: Non avrai altri dei di fronte a me" (Esodo 20,3). Oggi quell'Unico Dio si è disciolto come una montagna di ghiaccio. Con questa immagine sconcertante si apre l'inconsueto saggio di Ferruccio Parazzoli, dove il sublime e l'abisso si incrociano. Con l'eclisse del Dio Unico è crollato il pilastro a cui, in obbedienza e in rivolta, stava abbarbicata la cultura occidentale. Muore la rivolta metafisica, muore la tragedia cristiana, la grande creazione artistica nata dopo il Golgotha. L'autore rifugge da quello che definisce il pensiero ordinato del linguaggio debole, frutto dell'odierno nichilismo di massa, della "pappa del niente" di cui si nutre l'uomo contemporaneo, morto alle grandezze di ogni mitologia. La scrittura di Parazzoli è un incalzare di affermazioni demistificanti, di immagini ribaltanti, è la messa in scena di un dramma dove il Vecchio Dio di Abramo è caduto dietro le quinte, ma dove sul palco non è mai comparso quel Dio Padre che Gesù chiamò dalla croce. A capitoli di lucido sconcerto sull'attuale disorientamento dell'uomo occidentale ("Gli sciamani non volano più", la piatta orizzontalità dell'arte contemporanea; "Apologia del rischio", la perduta eroicità di Prometeo), si alternano capitoli visionari ("La tenda gialla", confine tra vita e morte; "Il discorso di Gesù morto", dove la vittima rivendica il proprio vittorioso fallimento). Fino alla chiusa commovente y final de "La cerimonia dell'addio".
You won't have any more gods in front of me" (Exodus 20,3). Today that One God has melted like a mountain of ice. This disconcerting image opens Ferruccio Parazzoli's unusual essay, where the sublime and the abyss intersect. With the eclipse of the One God, the pillar to which, in obedience and revolt, Western culture was clinging to collapsed. The metaphysical revolt dies, the Christian tragedy dies, the great artistic creation born after the Golgotha. The author eschews what he calls the ordained thought of weak language, the result of today's mass nihilism, of the "gruel of nothingness" that the contemporary man feeds on, who died in the grandery of every mythology. Parazzoli's writing is a pressing of demystifying statements, of tipping images, is the staging of a drama where the Old God of Abraham fell behind the scenes, but where on stage never appeared that Father God that Jesus called from the cross. In chapters of lucid bewilderment about the current disorientation of Western man ("Shamans no longer fly", the flat horizontality of contemporary art; "Apology of Risk", the lost heroism of Prometheus), alternate visionary chapters ("The yellow curtain", border between life and death; "The Speech of Jesus Dead", where the victim claims his own victorious failure). Until the moving closing y final of "The Farewell Ceremony."