Cronaca di un soggiorno - 9788899627522

Cronaca di un soggiorno: Vedete, ragazzi, i poeti sono una specie umana particolare. Sono continuamente in volo, verso dove neppure loro lo sanno. Simili agli albatri baudelairiani non si trovano a loro agio sulle terra ferma, brancolano, zoppicano, vanno a tentoni; non stanno in equilibrio. Sì, sono nati per volare verso un'isola lontana, che nemmeno la si vede col cannocchiale. E intraprendono viaggi su zattere fragili e precarie, avventurandosi su rotte di difficile navigazione. Si impigliano in secche, sbattono su scogli irti e aguzzi, trovano bonacce, venti che scompigliano le vele; e spesso, con quello che resta dell'imbarcazione, mirano all'isola dei loro appagamenti. Il fatto sta che non vedono fari, non scorgono stelle, e, continuando nel buiore degli abissi, cadono in depressione, nel malum vitae, nello spleen, rendendosi conto dell'impossibilità di ultimare il loro percorso; dell'improbabilità dell'impresa. D'altronde il viaggio è un po' nelle corde degli umani.
You see, boys, poets are a human species. I am continuously in flight, where even they know it. Similar to albatrosses baudelairiani are not at ease on the Mainland, grope, limps, fumble; they are not in balance. Yes, were born to fly to a distant island, which even she is seen with his telescope. And undertake trips on rafts fragile and precarious, venturing out of difficult navigation routes. Hang up on dry, spiky and sharp rocks, are slamming out of doldrums, twenty messing the sails; and often, with what remains of the boat, aiming at the island of their fulfillment. The fact is that they do not see lighthouses, don't they see stars, and, continuing in the buiore of the deep, become depressed, in malum vitae in spleen, realizing the impossibility of completing their course; the improbability of the enterprise. Besides, the trip is a bit in the ropes of the humans.