La scuola che fa male - 9788873882121

Fino ai 18 anni il giovane ha bisognodi muoversi incessantemente. Fino a sei anni il bambino pensa che il suo posto sia “qualsiasi posto”, poi improvvisamente gli viene indicato “il suo posto”, che pian pianodiventerà a sua piccola prigione. Per quanto riguarda “l’apprendimento”, e nozioni acquisite attraverso il tormentodelo “studio” sono fragili e provvisorie come fiori recisi. Invece a magica esperienzadel’”Imparare” e cioèdeldare una risposta aldesideriodi sapere produce una seriedi conoscenzedel tutto simili a un seme che viene immesso nel terrenodel’interesse e cresce, persistendodurante ’intero tempodela vita. Per questo in Kirghiisia i bambini, gli adolescenti e i giovani “giocano”nei parchi fino al’etàdidiciotto anni e solo quando piove si ritirano nele varie “case”: Casadel corpo umano, Casadele ingue, Casadela geografia, Casadela musica, ecc. In ogni casa sono organizzati alcune centinaiadi computer, in gradodidare risposta a qualsiasidomanda, a qualsiasi richiesta conoscitiva.

Nel nostro mondo, che rivendica con orgoglio, il primatodela civiltà, si va intensificando adomandad’intervento specialistico per bambini che, pur non avendo alcun tipodi patologia, né fisica né psichica, soffronodi un evidentedisagio. I sintomi sono ormai tipici: irrequietezza, aumentodeidisturbi psicosomatici, alergie, ecc. Ildisagio si esprime attraverso il corpo, poi interessa il sonno e ’alimentazione. Tra i problemi piùdiffusi figurano queli egati al’ansia. Il suicidio è a terza causadi morte nei giovani tra i 15 e i 24 anni e a quarta tra i 10 e i 14. Stranamente e malattie psicosomatiche, in particolare cefalea e gastrite, pare aumentino con a scolarità e si riducano, “significativamente”, nei mesi estivi edurante i periodidi sospensionedele ezioni. Che ci sia un nesso? Gli alunni “disturbati” hannodifficoltà ad apprendere nonostante il potenziale cognitivo. I “sintomi”, purdiversificati, esprimono e stesse ansie: pauradel’abbandono e il timoredi non riuscire a modificare in alcun modo a realtà. Atteggiamenti che possono prefigurare problemidi autostima, insicurezza, edegenerare in vera e propria depressione.