Parol. Quaderni d'arte e di epistemologia. Vol. 23 - 9788860253026

Parol. Quaderni d'arte e di epistemologia. Vol. 23: In questo numero 23 di Parol c'è una ricchezza d'interventi davvero articolata e intensa. L'Apertura è affidata al recupero di inediti scritti dell'artista, diversamente futurista, Emilio Notte. Scritti inediti elaborati tra il 1915 e il 1920. Il primo focus è sul concetto di mito e storia della città tra antichità e futuro e si compone di diversi saggi che toccano diverse epoche e civiltà urbane. Altro focus è Theatrum mentis: omaggio al filosofo Aldo Masullo e allo straordinario contributo che il suo pensiero ha dato a diversi campi del sapere e dell'espressione, a partire proprio da una sua recente opera Piccolo teatro filosofico. Belle Lettere si avvale di due racconti del grande cantautore Claudio Lolli che dimostrano la consistenza letteraria di tutto il suo lavoro di musicista: questa volta della parola. Altro racconto, contenuto nella stessa sezione, è quello di Giovanni Follesa. La sezione Margini si apre con un bel saggio di taglio antropologico di Alessia Glielmi sul rapporto tra racconto orale e mito nell'alta Val di Susa. Continua poi con saggio di Giuseppe Di Liberti che si chiede se possa esistere una "scultura documentaria".
In this issue 23 of Parol there is a wealth of actions really articulate and intense. The opening is entrusted to the recovery of unpublished writings by the artist, futurist, Emilio Night differently. Unpublished writings processed between 1915 and 1920. The first focus is on the concept of myth and history of the city between antiquity and the future and consists of several essays that touch on different eras and urban civilization. Another focus is Theatrum mentis: tribute to the philosopher Aldo Masullo and the extraordinary contribution that his thought has given to various fields of knowledge and expression, starting from his recent opera Piccolo teatro philosophical. Fiction makes use of two tales of great songwriter Claudio Lolli demonstrating literary consistency throughout his work as a musician, this time in the word. The other accounts in the same section, is that of John Fazliu. The margins section opens with a fine essay by Alessia anthropological Garcia on the relationship between storytelling and myth in the upper Susa Valley. Then continues with essay by Freedmen who wonders if there may be a "documentary sculpture".