Il gatto di Baudelaire e altri gatti - 9788874130535

Il gatto di Baudelaire e altri gatti: Oltre ai libri, il gatto "soprattutto - osserva Pietro Citati - adora le penne stilografiche. Quando scrivete, potete esser certi che presto balzerà sulla tavola o sul leggio, e si avvicinerà a voi, affascinato dai segni che la vostra mano lascia sulla carta bianca". Tra scrittori e gatti il feeling, la reciproca simpatia, è sempre stato notevole. In virtù delle numerose poesie che ai gatti ha dedicato, il nome di Charles Baudelaire è forse il primo che viene alla mente: ma la compagnia è affollata. I francesi, in effetti, sono i più numerosi: il filosofo Michel de Montaigne, Victor Hugo, Dumas, Emile Zola, Guy de Maupassant, Teophile Gautier, Pierre Loti, Jules Renard, Colette, Apollinaire, Rostand (è un bel gattino nero oltremodo irrequieto/ sul tavolo lo lascio giocare assai sovente/ ogni tanto si viene a sdraiare discreto/ e lo diresti quasi un fermacarte vivente). Ma, naturalmente, non solo i transalpini devono essere annoverati tra quanti hanno dedicato al mondo felino affetto e attenzione. Ecco infatti che il "catalogo" prosegue: Yeats, Eliot, Burroughs, Bohumil Hrabal, Doris Lessing, Neruda, Jun'ichiro Tanizaki. Tra gli italiani, Giorgio Manganelli, Alberto Bevilacqua, Gina Lagorio, Emilio Cecchi, Elsa Morante, Elèmire Zolla. Questa antologia, che Alessandro Paronuzzi ha compilato con la collaborazione di Emanuela Luisari, è arricchita da una prefazione e dieci saggi con cui gli autori descrivono in modo forse definitivo il meraviglioso feeling tra gatti e scrittori poeti.
In addition to books, especially "cat-look Pietro Citati-worships the fountain pens. When you write, you can be sure that soon will snap to the table or on the lectern, and will approach you, fascinated by the signs that your hand leaves on white paper. " Between writers and cats on feeling, mutual sympathy, has always been remarkable. By virtue of the many poems he dedicated to cats, named after Charles Baudelaire is perhaps the first that comes to mind: but the company is crowded. The French, in fact, are the most numerous: the philosopher Michel de Montaigne, Victor Hugo, Emile Zola, Guy de Maupassant, Dumas, Gautier, Teophile Pierre Loti, Jules Renard, Colette, Apollinaire, Rostand (is a nice black kitten extremely restless on the table I let him play very often/sometimes you lie down you'd tell almost a living manner/and paperweight). But, of course, not just France must be counted among those who have dedicated to the feline world affection and attention. Here is the "catalogue": Yeats, Eliot, Burroughs, Bohumil Hrabal, Doris Lessing, Neruda, Jun ' Ichir?? Tanizaki. Among Italians, Giorgio Manganelli, Alberto Bevilacqua, Gina Lagorio, Emilio Cecchi, Elsa Morante, El??mire Plate. This anthology, which Alexander Paronuzzi has compiled with the collaboration of Emanuela Luisari, is enriched with a preface and ten essays with which the authors describe so maybe the wonderful feeling between cats and writers poets.