L'occasione e l'oblio - 9788883360619

L'occasione e l'oblio: "Osservatore acutissimo del reale, di cui scorge tracce minimali di senso (e di non senso), Parrini è un filosofo poeta che passeggia nel mondo, cogliendo «l'umile commozione / che accosta sterpi e gigli, fango e nuvola.» Raffinato e moderatamente ironico, «tra il sorriso e la malinconia», ci racconta di esperienze invisibili agli occhi dei più, ma per fortuna registrate dalla sua mente. Frutto, insomma, di un corpo a corpo non violento, ma non sempre amichevole, con il quotidiano nostro esserci nel tempo storico. Parrini è attento alle trasformazioni in atto, agli equivoci dell'epoca, che agiscono subdolamente sulla labile tessitura del nostro sentire e scegliere. Ecco allora il suo sguardo analizzare la fauna da crociera o, con segno contrario, il personaggio ai margini del singolare capitolo "Particolari in cronaca". Questo libro - vivo di un equilibrio linguistico e stilistico dove il verso tende a sciogliersi orizzontalmente nella prosa - ha il pregio di un singolare percorso tra i dettagli del mondo e del confuso magma sociale, che porta poi a una lucida scelta di campo, nell'enunciata, piana e saggia spinta a «cambiare il trascendente in poche cose buone per stare qua»".
"A keen observer of the real, of which he sees minimal traces of meaning (and nonsense), Parrini is a philosopher poet who walks around the world, capturing "the humble emotion / which juxtaposes dung and lilies, mud and cloud." Refined and moderately ironic, "between the smile and the melancholy", he tells us about experiences invisible to the eyes of the most, but fortunately recorded by his mind. The result, in short, of a non-violent melee, but not always friendly, with our daily life being in historical time. Parrini is attentive to the transformations taking place, to the misunderstandings of the time, which act subtly on the labile weaving of our feeling and choice. So here's his look at the cruise fauna or, with the opposite sign, the character on the edge of the singular chapter "Particulars in the News". This book - alive with a linguistic and stylistic balance where the verse tends to melt horizontally in the prose - has the merit of a singular path between the details of the world and the confused social magma, which then leads to a lucid choice of field, in the enunciated, flat and wise urge to "change the transcendent into a few good things to be here".