Cristina di Svezia e il suo cenacolo alchemico - 9788827220641

Cristina di Svezia e il suo cenacolo alchemico: Questo testo prosegue e amplia le ricerche dell'autrice su Cristina di Svezia, su Francesco Santinelli e su Massimiliano Palombara, presentandoci episodi biografici e analisi testuali interessanti non soltanto dal punto di vista storico ma rivelatori dell'"opera alchemica" di questi tre personaggi, appassionati del conoscere e del sapere che in quel periodo si esplicava attraverso l'alchimia e l'astrologia. Praticare queste materie non era in contrasto con la religione cattolica, lo dimostra il fatto che Cristina di Svezia rinunciò a un regno che amava e sapeva governare, per abbracciare la religione cattolica. Forse Cristina è il personaggio che esprime più validamente la rinuncia al mondo terreno, addirittura a un regno, per seguire più liberamente i suoi impulsi sapienziali e religiosi. Non a caso è stata chiamata "Minerva del Nord". In particolare nel libro viene ricordata e commentata la famosa porta magica di piazza Vittorio, alcune rime del poeta e latinista Massimiliano Palombara, riscoperte recentemente in due manoscritti dell'Archivio Palombara-Massimo, che vengono pubblicate per la prima volta, si riferiscono alle "massime" della Porta Magica. In base allo studio di queste rime, l'autrice ha potuto affermare che le "iscrizioni ermetiche" incise sotto i simboli della Porta e sulle pareti del "palazzino" sono opera del Palombara stesso e non del fantomatico pellegrino del Cancellieri come si è sempre creduto.
This text continues and expands the author's research on Christina of Sweden, on Francesco Santinelli and Massimiliano Palombara, presenting biographical episodes and textual analyses not only interesting from a historical point of view, but the detectors "alchemical work" of these three characters, lovers of learning and knowledge that during that time you expressed through Alchemy and astrology. Practice these matters was not at odds with the Catholic religion, this is demonstrated by the fact that Christina of Sweden renounced a Kingdom who loved and knew about governing, to embrace the Catholic religion. Maybe Cristina is the character expressing more forcefully the renunciation of earthly world, even a Kingdom, to follow more freely its wisdom and religious impulses. Not surprisingly was named "Minerva". Particularly in the book is remembered and commented on the famous piazza Vittorio porta magica, some poet's rhymes and latinist Massimiliano Palombara, rediscovered recently in two manuscripts of the archive Palombara-Max, which are published for the first time, refer to the "high" of the magic door. According to the study of these rhymes, she could say that the "hermetic" inscriptions engraved under the symbols of the door and up the side of a "palazzino" are the work of Palombara itself and not the elusive pilgrim of Chancellors as always believed.