Il diavolo in paradiso. Diritto, teologia e letteratura nel «Processus Satane» (sec. XIV) - 9788867283873

Il diavolo in paradiso. Diritto, teologia e letteratura nel «Processus Satane» (sec. XIV): Il diavolo sale in Paradiso, deciso a riprendersi l'umanità utilizzando un nuovo formidabile strumento: il processo. Possibile? Composto nel XIV secolo, tramandato come opera giuridica falsamente attribuita a Bartolo da Sassoferrato, il "Processus Satane" è un processo simulato, in forma di dialogo, fra il diavolo, Cristo e la Madonna. Bollato come opera minore e pressoché ignorato dalla storiografia, il testo costituisce in realtà uno straordinario esempio di sincretismo culturale: il linguaggio della teologia serve al diritto come fonte di legittimazione, e di contro la costruzione escatologica e la stessa teoria della Salvezza sono impiantate su una struttura giuridica. In questa prospettiva, il "Processus Satane" viene qui riproposto come punto di osservazione ideale per cogliere le interazioni di una cultura poliedrica e complessa, insieme di teatro e di letteratura, di diritto e di teologia, di scuola e di piazza.
The devil in paradise, decided to recover humanity using a new powerful tool: the process. Possible? Composed in the 14th century, passed as legal work falsely attributed to Bartolo da Sassoferrato, "Satane Processus" is a simulated process, in the form of a dialogue, between the devil, Christ and the Virgin Mary. Branded as work less and virtually ignored by historiography, the text is actually an extraordinary example of cultural syncretism: the language of theology serves as a source of law, legitimacy and against the building and the eschatological salvation theory are implanted on a legal structure. In this perspective, the "Satane Processus" is here presented as an ideal vantage point to capture the interactions of a multifaceted and complex culture, the collection of theatre and literature, theology and law, and school.