Rime volgari non più date alla luce (Venezia, 1549) - 9788862747103

Rime volgari non più date alla luce (Venezia, 1549): L'evolversi del petrarchismo peninsulare e il prestigio nel suo ambito assunto dal volgare italiano come lingua della poesia sono alla base, nella prima metà del Cinquecento, dell'affermarsi, in un centro geo-politico e culturale di rilievo come Cattaro - avamposto della Serenissima nel dominio dell'Adriatico-, della sperimentazione lirica improntata alla pratica del Bembo. Tutto compreso nel ventennio 1530-1550, l'arco della sua parabola documentabile è contrassegnato dalla produzione di due importanti canzonieri: Rime amorose di Giorgio Bizanti (Venezia 1532) e Rime Volgari di Ludovico Pascale (Venezia 1549), uscito il primo a due anni di distanza dalla princeps bembiana (Rime, Nicolini da Sabbio 1530), punto di avvio, per il Dionisotti, del petrarchismo nel senso stretto del termine, e a un anno dalla sua terza e definitiva impressione, curata da Carlo Gualteruzzi (Rime, Gabriel Giolito de Ferrari 1548). Patria del Bizanti e del Pascale, Cattaro, l'antica Ascrivium della Dalmazia romana, presenta all'epoca il profilo linguisticamente 'altro', rispetto a Ragusa e a centri adriatico-orientali come Spalato, Zara o Lesina, segnato dall'assenza della componente slava.
The evolution of the Peninsular petrarchism and prestige it hired by vulgar Italian as the language of the poem is the basis, in the first half of the 16th century, the affirmation, in a geo-political and cultural center of relief as Kotor-outpost of the Venetian Republic in Adriatic-domain, lyrical experimentation based on the practice of Bembo. All included in twenty years 1530-1550, the arc of his parable documentable is marked by the production of two important chansonniers: loving Rhymes of George Byzantine EM (Venice 1532) and Vulgar Rhymes of Louis Pascale (Venice, 1549), the first two years after princeps bembiana (rhymes, Nicolini from Sabbio 1530), cue point, for Dionisotti, of petrarchism in the strict sense of the term , and a year after his third and final impression, curated by Carlo Gualteruzzi (rhymes, Gabriel Giolito de Ferrari 1548). Home of the Bizanti and Pascale, Kotor, the ancient Ascrivium Roman Dalmatian, presents at the time the listing linguistically ' other ' than the Eastern Adriatic centres Dubrovnik-split, Zadar or Hvar, marked by the absence of Slavic component.