Le vie del cavaliere. Epica medievale e memoria popolare - 9788897035152

Le vie del cavaliere. Epica medievale e memoria popolare: Dalle chansons de geste ai romanzi arturiani, destinati essenzialmente alla fruizione di un pubblico aristocratico, si giunge a prodotti di ibridazione dedicati a fasce sociali più modeste: in Italia la letteratura franco-veneta, i cantari e i romanzi toscani. Questo è il punto di partenza delle raffinate rielaborazioni colte che proliferano tra i secoli XV e XVI, culminando nell'Orlando furioso di Ariosto e da cui prenderanno in seguito spunto svariate produzioni letterarie. Antonio Pasqualino, ricostruendo e analizzando questo suggestivo percorso, attraverso una riflessione sulla trasmissione dell'epopea carolingia dal Medioevo alla tradizione popolare recente, e quella particolare sintesi scenica che si può osservare nell'Opera dei pupi, individua i punti di riferimento e traccia sicuri itinerari nella sterminata selva della letteratura epico-cavalleresca, ci aiuta a disvelare le più generali dinamiche della circolazione dei fatti culturali e a comprendere le ragioni storico-sociali delle trasformazioni e delle persistenze delle loro forme, dei loro significati e delle loro funzioni.
From chansons de geste to Arthuran novels, intended essentially for the use of an aristocratic audience, we arrive at hybridization products dedicated to more modest social groups: in Italy Franco-Venetian literature, Cantatars and Tuscan novels. This is the starting point of the refined cultured reworkings that proliferate between the 15th and 16th centuries, culminating in the Orlando furioso of Ariosto and from which various literary productions will later take their cue. Antonio Pasqualino, reconstructing and analyzing this suggestive path, through a reflection on the transmission of the Carolingian epic from the Middle Ages to the recent folk tradition, and that particular scenic synthesis that can be observed in the Work of the Pupi, identifies the reference points and traces safe itineraries in the endless forest of epic-chivalrous literature, helps us to uneave the most general dynamics of the circulation of cultural facts and to understand the the historical and social aspects of the transformations and persistences of their forms, meanings and functions.