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Antropologia dell'Alzheimer. Neurologia e politiche della normalità - 9788865314661
di Elisa Pasquarelli edito da Alpes Italia, 2018
- Prezzo di Copertina: € 19.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Antropologia dell'Alzheimer. Neurologia e politiche della normalità
- Autore: Elisa Pasquarelli
- Editore: Alpes Italia
- Collana: Cultura migrazione psiche , Nr. 2
- Data di Pubblicazione: 2018
- Genere: SCIENZE MEDICHE. MEDICINA
- Argomento : Alzheimer, malattia di
- Pagine: XXXIII-229
- ISBN-10: 8865314664
- ISBN-13: 9788865314661
Antropologia dell'Alzheimer. Neurologia e politiche della normalità: L'approccio biomedico all'Alzheimer è caratterizzato da una forte enfasi sulla diagnosi precoce. L'intento è individuare condizioni di declino cognitivo potenzialmente passibili di evolvere in demenza, quali il "Mild Cognitive Impairment" (deterioramento cognitivo lieve). Il libro si basa su una ricerca etnografica svolta in un centro disturbi della memoria dedicato alla diagnosi precoce del deterioramento cognitivo ed esamina il ruolo svolto dalla nozione di "normalità" nell'evoluzione del discorso biomedico sulla malattia di Alzheimer e nelle pratiche clinico-diagnostiche contemporanee. La storia di questa categoria nosologica e le azioni concrete che ruotano intorno ad essa ci introducono nelle più ampie dinamiche di legittimazione del sapere scientifico e di costruzione della realtà medica, al loro potere di influenzare, non sempre suscitando piena adesione, rappresentazioni e vissuti della corporeità, del binomio salute/malattia e della soglia tra "normale" e "patologico". Prefazione di Giovanni Pizza.
The biomedical approach to alzheimer's is characterized by a strong emphasis on early diagnosis. The intent is to identify potentially liable to cognitive impairment conditions evolve into dementia, such as Mild Cognitive Impairment ("mild cognitive impairment"). The book is based on ethnographic research carried out in a dedicated memory Disorders Center to early detection of cognitive impairment and examines the role played by the concept of "normality" in the evolution of biomedical discourse on illness of Alzheimer and clinical-diagnostic practices. The history of this Nosological category and the concrete actions that revolve around it introduce us in the wider dynamics of legitimacy of scientific knowledge and constructing medical reality, their power to influence, not always arousing piena accession, representations and experiences of corporeality, of the binomial health/illness and the threshold between "normal" and "pathological".
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