Il morto in piazza - 9788838936630

Il morto in piazza: Roma 1944, giugno. La Città eterna è liberata. Si ritirano le truppe della Wehrmacht. Il giovane tenente colonnello dell'Abwehr (il controspionaggio dell'esercito) Martin von Bora si avvia, non senza rimpianto per ciò che lascia, a raggiungere un comando operativo. Lo blocca il suo vecchio generale che gli affida una missione ad altissimo rischio. Si tratta di recuperare dei documenti brucianti, e i risultati dovrà riferirli solo al suo superiore e a nessun altro, a qualunque costo. Mussolini, subito prima di lasciare la prigionia di Campo Imperatore preso in custodia dai tedeschi, ha affidato a un confinato della zona, suo conoscente, una corrispondenza segretissima e compromettente per tutti. Sono delle lettere cui danno la caccia sia gli Inglesi sia il temibile servizio segreto delle SS. Martin deve precederli, pena conseguenze devastanti per l'Italia e distruttive anche per le dissidenze antinaziste interne all'esercito. Nel paesino di Faracruci, sul Gran Sasso, a poca distanza dall'ex prigionia del dittatore, egli rintraccia l'avvocato Borgonovo, un milanese, ex interventista, ex amico del capo del fascismo, poi divenuto influente esponente dell'antifascismo, perciò ristretto in montagna, al confino, da molti anni. Le pressioni crescenti su di lui non lo convincono a cedere il suo tesoro. Entrambi sanno che, qualunque sia l'esito, l'avvocato dovrà essere eliminato, eppure tra Bora e Borgonovo si stringe una sottile comunanza, di ironia, di umanità, di cultura, di onore. A distrarre il destino segnato, si intromette il cadavere di un giovane sconosciuto, trovato una mat
Rome 1944, June. The Eternal City is liberated. Wehrmacht troops are retreating. The young lieutenant colonel of the Abwehr (the army counterintelligence) Martin von Bora begins, not without regret for what he leaves, to reach an operational command. His old general blocks him and gives him a very high-risk mission. It is a matter of recovering burning documents, and the results will have to report them only to his superior and to no one else, at any cost. Mussolini, just before leaving the captivity of Campo Imperatore taken into custody by the Germans, entrusted a confined of the area, his acquaintance, a very secret and compromising correspondence for all. These are letters that both the British and the fearsome Secret Service of the SS. Martin must precede them, suffering devastating consequences for Italy and destructive even for anti-Nazi dissidences within the army. In the village of Faracruci, on the Gran Sasso, a short distance from the dictator's former imprisonment, he tracks down the lawyer Borgonovo, a Milanese, former interventionist, former friend of the leader of fascism, then became an influential exponent of anti-fascism, therefore restricted in mountain, confinement, for many years. The mounting pressures on him do not convince him to give up his treasure. Both know that, whatever the outcome, the lawyer will have to be eliminated, yet between Bora and Borgonovo there is a subtle commonality, of irony, of humanity, of culture, of honor. To distract the fate marked, he intrudes the corpse of a young stranger, found a mat