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Il maiale. Storia di un cugino poco amato - 9788868332150
di Michel Pastoureau edito da Ponte alle Grazie, 2014
- Prezzo di Copertina: € 13.90
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: Il maiale. Storia di un cugino poco amato
- Autore: Michel Pastoureau
- Editore: Ponte alle Grazie
- Collana: Fuori collana
- Edizione: 4°
- Data di Pubblicazione: 2014
- Genere: SCIENZE SOCIALI
- Argomento : Maiale
- Pagine: 160
- Traduttore: Calza G.
- ISBN-10: 8868332159
- ISBN-13: 9788868332150
Il maiale. Storia di un cugino poco amato: "Del maiale non si butta via niente": raramente proverbio è così vero. Da quando l'uomo ha iniziato ad addomesticarlo, tra il VII e il VI millennio a.C, il maiale si è rivelato una preziosa fonte di ricchezza: la sua carne è sinonimo di scorpacciata, il suo sangue e le budella sono usate per sanguinacci e salsicce, il grasso per le candele, la pelle e i tendini per fare corde di strumenti musicali, le setole spazzole e pennelli. Ciononostante, nel corso dei secoli il maiale ha conosciuto alterne fortune, che lo hanno visto animale degno di essere sacrificato agli dei in Egitto e in Grecia, trasformato poi in simbolo di lussuria per colpa del manto rosa che lo fa sembrare nudo e addirittura condannato davanti a tribunali in piena regola con l'accusa di infanticidio. Un destino di alti e bassi, quello di questo nostro "cugino poco amato", che attraverso lo sguardo di Michel Pastoureau diventa lo specchio della mutevole storia culturale e sociale dell'uomo, una riflessione colta e prosaica su un rapporto ambivalente e sempre passionale tra noi e l'animale biologicamente a noi più affine, a cui è sempre più legata la nostra sopravvivenza.
"The pig does not throw anything away": rarely saying is so true. Ever since man started to tame it, between the 7th and the 6th millennium BC, the pork turned out to be a valuable source of wealth: its flesh is synonymous with bellyful, his blood and guts are used for sausages and sausages, fat candles, skin and tendons to make strings of musical instruments the brushes bristles.
However, over the centuries the pig has experienced mixed fortunes, that the animal looked worthy of being sacrificed to the gods in Egypt and Greece, transformed into a symbol of lust for pink coat that makes him look like naked and even condemned before full-blown courts on charges of infanticide. A destiny of ups and downs, to our "little cousin", which through the eyes of Michel Pastoureau becomes the mirror of the changing cultural and social history of man, cultured and prosaic reflection on ambivalent and always passionate between us and the animal closer to us biologically, that is increasingly linked to our survival.
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