Grazie perché. Quattordici storie personali, un'unica storia di accoglienza - 9788833641522

Grazie perché. Quattordici storie personali, un'unica storia di accoglienza: Da trent'anni esatti Dimora d'Abramo si prende cura della vita degli ultimi. Vite che hanno avuto percorsi difficili, accidentati, spesso tragici. Ma quali percorsi, quali incontri, quali storie hanno portato le donne e gli uomini di Dimora d'Abramo lì dove sono oggi? E a essere quelle donne e quegli uomini che sono oggi? Invece di festeggiare semplicemente un compleanno, fermandosi solo alla cronaca di ciò che Dimora d'Abramo ha fatto e fa, alcuni dei protagonisti di questa straordinaria esperienza fermano per un attimo il ritmo intenso delle loro giornate, governate spesso dall'urgenza del fare, guardano dentro e dietro se stessi, e offrono al lettore squarci intimi della propria esistenza, del proprio cammino e della propria interiorità. Ne esce un sorprendente e inedito ritratto personale e collettivo in cui diversità di ogni tipo sono tenute insieme da un fortissimo comun denominatore: la gratitudine e la riconoscenza verso gli altri. Altri che hanno nomi, cognomi, date, coordinate storiche e geografiche precise. Non un grazie generico, ma volti, luoghi, cose, coincidenze, passaggi cruciali. Perché chi dedica il lavoro e la vita ad aiutare le persone che più hanno bisogno sa di essere stato a sua volta, più di una volta, guidato, sorretto, aiutato.
For thirty years exact Abode of Abraham has taken care of the lives of the last. Lives that have had difficult, bumpy, often tragic journeys. But what paths, what encounters, what stories have brought the women and men of Abraham's House where they are today? And to be those women and men who are today? Instead of simply celebrating a birthday, stopping only at the chronicle of what Abraham's Home has done and does, some of the protagonists of this extraordinary experience stop for a moment the intense rhythm of their days, often ruled from the urgency of doing, they look in and out of themselves, and offer the reader intimate glimpses of their own existence, their journey and their interiority. The result is a surprising and unheard-of personal and collective portrait in which diversity of all kinds is held together by a very strong common denominator: gratitude and gratitude towards others. Others that have precise names, surnames, dates, historical and geographic coordinates. Not a generic thank you, but faces, places, things, coincidences, crucial passages. Because those who devote their work and their lives to helping the people who most need it know that they have been, more than once, guided, supported, helped.