Interazione e riconoscimento - 9788854886872

Interazione e riconoscimento: Come nasce la comunicazione? E soprattutto come si diventa se stessi, visto che il nostro io si forma all'interno di una società e di un complesso gioco tra Self e Me, tra le esigenze dell'io e il suo necessario dipendere dal riconoscimento della società? Quali sono i valori attorno a cui questo io si può sviluppare? Attraverso l'opera di G.H. Mead l'autrice esplora il problema della nascita e dello sviluppo della soggettività liberando l'analisi della comunicazione da una direzione introspettiva e psicologista e spostandola verso l'analisi dei gesti significativi. Ma se Mead funge da guida nella discussione, altri autori, quali Honneth, Habermas, Blumer, Hannerz, Winnicott, Freud, e sotterraneamente anche la tradizione fenomenologica, fanno la loro comparsa. Un libro innovativo e ricco di spunti di riflessione, che pone da un lato l'esigenza di una rinnovata discussione tra fenomenologia e pragmatismo, dall'altro indica le direzioni che una fenomenologia della comunicazione dovrebbe imboccare e in che senso, lungo questa strada, essa sia costretta a riprendere aspetti e motivi importanti della tradizione pragmatista.
How does the communication? And especially how to become themselves, since our ego is formed within a company and of a complex interplay between Self and Me, between the demands of the ego and his need to depend on the recognition of society? What are the values around which this I may develop? Through the work of G.H. Mead, the author explores the problem of the birth and development of subjectivity by releasing the analysis of communication from an introspective direction and psicologista and moving it towards the analysis of significant gestures. But if Mead serves as a guide in the discussion, other authors, such as Honneth, Habermas, Blumer, Hannerz, Winnicott, Sigmund Freud, and phenomenological tradition also has secret links, make their appearance. A groundbreaking book and full of food for thought, which places on the one hand, the need for a renewed discussion between phenomenology and pragmatism, the other indicates the directions that a phenomenology of communication should take and in what sense, along this road, it is forced to resume traditional aspects and important reasons pragmatist.