Nel nome di Allah - 9788883466205

Nel nome di Allah: Yarmouk, sobborgo a sud di Damasco, era una casa, più che un rifugio, per i profughi palestinesi, prima che la guerra civile ne facesse un luogo di disperazione e di morte. Questo racconto non è comunque la storia di Yarmouk. Non è neanche la cronaca di un genocidio, tanto meno un saggio sulla guerra siriana, né sulla follia di uomini che si combattono nel nome di Allah, o di una fede, qualunque essa sia. Molto più semplicemente, l'autore ha cercato che le parole, quelle scritte, quelle che rimangono, parlassero di un amore. In apparenza, una storia comune, una come tante nel mondo. In realtà una storia straordinaria perché, a distinguerla dalla altre, parla di un amore nato in quel campo, a Yarmouk, fra le macerie e il dolore di una città in agonia, metafora di come la vita riesca sempre e comunque, anche nei luoghi più martoriati e dimenticati, a vincere sulle persecuzioni e la morte. Un racconto che lascia con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, dando al lettore l'impressione di essere in quel campo, a Yarmouk, testimone oculare di una guerra terribile in cui, al di là di ogni giustificazione addotta dagli schieramenti che si confrontano, sembra essere la popolazione civile, inerme e pacifica, la vittima designata.
Yarmouk, southern suburb of Damascus, was a House, rather than a refuge, for Palestinian refugees, before the civil war to be a place of despair and death. This story is not the story of Yarmouk. Nor is the Chronicle of a genocide, let alone an essay about Syrian war, nor on the folly of men who fight in the name of Allah, or faith, whatever that may be. Very simply, the author has tried that words, those written, those that remain, they spoke of a love. In appearance, a common history, like so many in the world. Actually an amazing story because, to distinguish it from the other, is about a love born in that camp, Yarmouk, among the rubble and pain of a city in agony, a metaphor for how life can always and everywhere, even in the most tortured and forgotten to win on the persecution and death. A story that leaves in suspense until the last page, giving the reader the impression of being in that field, in Yarmouk, an eyewitness to a terrible war in which, beyond any justification by sides that confront each other, seems be civilians, unarmed and peaceful, the intended victim.