Scusate la polvere. Cimiteri, sospiri e piccoli miracoli - 9788899368630

Scusate la polvere. Cimiteri, sospiri e piccoli miracoli: Guidato da un improbabile custode, assillato da un presunto amico runner che circumnaviga i camposanti, stuzzicato dal gothic dark style di una studentessa, un narratore svagato e spaventato ravviva storie sepolte, scopre necropoli insolite, entra nella penombra misteriosa del cimitero dei "senza nome" immerso in una foresta berlinese, si trasferisce nel Fairview Cemetery che accoglie i naufraghi del Titanic o nell'abbandono totale del cimitero di San Finocchi a Volterra, destinato esclusivamente agli ospiti del locale manicomio. Partendo spesso dal cimitero di San Vito a Udine, scopre riti di sepoltura sconosciuti all'Occidente, come quello indonesiano che restituisce i defunti alla natura deponendoli nell'incavo di un albero. Viaggia in un percorso che pare buio, oscuro, tenebroso, e che si apre invece a un abbraccio infinito, fraterno e universale con le vite perdute, i sorrisi dimenticati, le speranze realizzate e sminuzzate dal grande mistero dell'esistenza. Nel libro si va alla scoperta delle storie di chi è sepolto nei più famosi cimiteri del mondo come nei piccoli camposanti di provincia. Un libro che racconta uno dei luoghi più sacri della nostra cultura e lo fa in modo leggero, a volte ironico, spesso malinconico. Si va dal cimitero parigino di Père-Lachaise in cui riposano Jim Morrison e Oscar Wilde, a piccole storie felici o tragiche, conservate nel camposanto di Udine, come in quelli minuscoli di Santa Marizza di Varmo o della Pieve di Gorto.
Led by an unlikely caretaker, beered by an alleged runner friend who circumnavigates the fielders, teased by the gothic dark style of a schoolgirl, a rambling and frightened narrator revives buried stories, discovers unusual necropolis, enters the penumbra mysterious of the cemetery of the "unnamed" nestled in a Berlin forest, moves to Fairview Cemetery that welcomes the castaways of the Titanic or in the total abandonment of the cemetery of San Finocchi in Volterra, intended exclusively for guests of the local Asylum. Starting often from the cemetery of San Vito in Udine, he discovers burial rites unknown to the West, such as the Indonesian one that returns the deceased to nature by laying them in the hollow of a tree. It travels on a path that seems dark, dark, dark, and that opens instead to an infinite, fraternal and universal embrace with lost lives, forgotten smiles, hopes realized and shunied by the great mystery of existence. In the book we discover the stories of those who are buried in the most famous cemeteries in the world as in the small provincial campgoers. A book that tells one of the holiest places of our culture and does so in a light, sometimes ironic, often melancholy way. They range from the Parisian cemetery of Père-Lachaise where Jim Morrison and Oscar Wilde rest, to small happy or tragic stories, preserved in the cemetery of Udine, as in the tiny ones of Santa Marizza di Varmo or the Pieve di Gorto.