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La casa in collina - 9791221436822
di Cesare Pavese edito da Youcanprint, 2022
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La casa in collina
- Autore: Cesare Pavese
- Editore: Youcanprint
- Collana: CRITICA LETTERARIA / Libri e Letture
- Data di Pubblicazione: 2022
- Genere: letteratura italiana: testi
- Pagine: 264
- ISBN-13: 9791221436822
La casa in collina: Chi è protagonista della Casa in collina? Corrado, oppure la collina, la guerra, la resistenza, la politica, la storia, la religione, la riflessione sul ruolo dell'intellettuale, la solitudine, la morte? Non esiste una sola chiave di lettura, al contrario Pavese concede a ognuno la possibilità di attraversare queste pagine assecondando il proprio interesse, a patto di non mettere nulla a tacere, lasciando che i temi si affollino, si sovrappongano, si intreccino secondo una tecnica narrativa che fin da subito vuole tradurre in parole il clima di quel momento storico e le sue contraddizioni.Corrado è sì «la viltà davanti all'azione», ma è soprattutto «l'angoscia davanti al mistero», l'«estremo problema di ogni azione» ed è questo che Pavese vuole raccontare, perché è questa «una realtà di oggi». (C. Pavese, Lettere 1926-1950, vol. II, a cura di L. Mondo e I. Calvino, Einaudi, Torino 1968, 2 voll., p. 705, lettera a Rino Dal Sasso, 1° marzo 1950.). «Io volevo rappresentare un esitante, un solitario, che attraverso o malgrado la sua viltà, scopre dei valori o almeno intuisce che ci sono dei valori nuovi (senso della morte, umiltà, comprensione degli altri ecc.)», scrive ancora Pavese a Dal Sasso e conclude: «se tu dici che ci sono riuscito male, puoi aver ragione, anzi hai ragione senz'altro; se dici che questi temi non bisogna proporseli, allora alzo le spalle. Il mondo è grande e c'è posto per tutti».( Ivi, pp. 710-11, lettera a Rino Dal Sasso, 20 marzo 1950.) Introduzione e note di Angelo Porcaro.
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CORRADO, il protagonista, è un insegnante sula quarantina;di estrazione sociale molto semplice, ha studiato, e ciò gli ha permessodi farsi una posizionedi privilegio. Vive a Torinodove insegna in una tranquila scuola superiore, ma ogni sera torna nele stanze affittate in casadi Elvira edela madredi ei. Seguendo a passione per e scienze naturali, vive in solitudine in colina. Quando comincia a frequentare e Fontane, riscopre una certa vogliadi frequentare a gente: instaura uno stretto rapportodi amicizia con a sua ex ragazza, Cate; il gruppodei “sovversivi”(come idefinisce Elvira) gli piace ed anch’essi o accettano così com’è, o rispettano pur giudicandolo borghese (ricco e istruito), ne apprezzano e idee e sembra quasi che o considerinodel gruppo. La persona che o conosce più a fondo è Cate; quando o rincontra, ela ne fa un quadro completodicendogli che “è buono ma senza voglia, ascia sempre fare, nondà confidenza, non si arrabbia neppure, non vuole bene a nessuno, non mostra se stesso agli altri, ma ha paura e questo o spinge ad essere cattivo con gli altri nel parlare”.
Il romanzo fu pubblicato nel 1948 insieme con “Il carcere”, altra grande operadi Pavese. Questo titolo è ricavatoda una frase famosadi Cristo al’apostolo Pietro (<< Prima che il galo canti tu mi avrai tradito tre volte>>) e alude a unodei temi centralide “La casa in colinÔ: quelodel rapporto fra ’intelettuale-protagonista e il movimento popolaredela Resistenza, edela presadi coscienza in uidela sua viltà edel suo egoismo. Con il suddetto romanzo Pavese avvia ’ultima stagionedela sua narrativa, basata sul’esigenzadi conoscere il proprio io più profondo, cosa che si può raggiungere analizzando il nostro rapporto con a società in cui agiamo: ossia, secondo Pavese, << attraverso il fare viene ala uce il nostro essere>>. Ne “La casa in colinÔ o scrittore inventa una situazione nela quale convengono e ragionidela storia e e più assilantidomande che sottendono tutta a sua ricerca poetica: per questo il romanzo si può considerare un’autobiografiadel Pavese, nel quale il narratore è esterno e il protagonista è identificabile con ’autore.
Corrado è un professore quarantennedi Torino.durante i bombardamenti che hanno colpito Torino nel ’43 trova un riparo in colina vicino ala città, sprofondando nel mito stessodela sua memoria; viene ospitatodaduedonne,dele quali Elvira o ama segretamente ma non viene corrisposta. Presto Corrado comincia a frequentare un’osteria, “Le Fontane”,dove incontra Cate, che aveva amato molti anni prima. Cate ora ha un figliodi cui Corrado ignorava ’esistenza, chiamatodino, omonimodel professore. Corrado crededi poter riconoscere quel bambino come suo figlio, o vuole fermamente; ma adonna si ribela a qualsiasi accomodamento, mentre ui non sogna chedi radicarsidi nuovo nel passato. Non reagisce come tanti altri che conosce, non otta per cambiare ’incubodela realtà, procede a ritroso. Corrado non saprà mai sedino è suo figlio o no. A “Le Fontane” si parladi politica, si ascolta a radio per gli ultimi bolettinidal fronte, si organizza il movimento partigianodal quale però Corrado si vuole astenere; però ’aver condiviso e ideedi amici che ora sono in prima fila come partigiani gli attira addosso ’attenzionedei fascisti. Così si susseguono i seguenti fatti: in una Torino ormai strematadai bombardamenti, arriva a notiziadela resa fascista, arrivano i tedeschi, i partigiani cominciano ad organizzarsi e conseguentemente incominciano i rastrelamentida partedei tedeschi.