Una strana alleanza. La Compagnia di Gesù in Russia dal 1772 al 1820 - 9788870885811

Una strana alleanza. La Compagnia di Gesù in Russia dal 1772 al 1820: La vicenda della Compagnia di Gesù in Russia all'indomani della soppressione ufficiale dell'ordine, avvenuta nel 1773, rappresenta un capitolo poco noto, ma straordinariamente affascinante, nella storia del XVIII secolo. L'esistenza di una comunità gesuitica nell'impero degli zar divenne il simbolo per i contemporanei di un'inaudita ma decisa ribellione alla stessa sovranità pontificia, assumendo un valore paradigmatico per i gesuiti che l'usarono come arma di propaganda in vista di una restaurazione dell'ordine. Attraverso un ampio scavo di nuove fonti archivistiche e memorialistiche dell'epoca, l'autrice analizza le strategie di sopravvivenza messe in atto dai gesuiti e l'influenza che la loro opera ebbe all'interno di un impero che pure era di religione cristiano-ortodossa. Il libro fa luce sia sulle tappe che portarono l'ordine dall'essere definito "ribelle" dalla Curia al riconoscimento pontificio, sia sulle motivazioni che spinsero Caterina II, e gli zar suoi successori, a sostenere la Compagnia contro il volere della Chiesa di Roma.
The story of the society of Jesus in Russia in the wake of official suppression of the order in 1773, is a little-known, but fascinating chapter in the history of the eighteenth century extraordinarily. The existence of a Jesuit community in the Empire of the tsars became the symbol for contemporaries of unprecedented but determined rebellion at the same papal sovereignty, assuming a paradigmatic value for the Jesuits who used it as a propaganda weapon for a restoration of order. Through an extensive excavation of new archival sources and generally made at the time, the author analyses the coping strategies put in place by the Jesuits and the influence that their work was within an empire which was Orthodox Christian religion. The book sheds light on both stages leading up the order from being called "rebel" from the Curia at the Pontifical recognition, both on the motives which pushed Catherine II, and the Tsar's successors, to support the company against the wishes of the Church of Rome.