Pietra di sole - 9788878424425

Pietra di sole: Quando nel 1957 pubblica per la prima volta "Piedra de Sol", in un volumetto a tiratura limitata ad alcune centinaia di esemplari, Octavio Paz ha poco più di quarant'anni ed è già un poeta affermato e un membro del corpo diplomatico del proprio Paese. Scrivendo la sua opera, Paz si è ispirato alla Piedra de Sol, o Piedra del Sol, ovvero la grande pietra circolare, conservata nel Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, considerata la rappresentazione del calendario rituale azteco. "Pietra di sole" (Piedra de Sol) diviene un poema in cui il tempo dell'amore è quello circolare delle concezioni antiche e l'eros diviene una fusione sensuale tra gli amanti e l'universo intero, dove tutto diventa sacro e si trasfigura, si rinnova e ricomincia anche dopo la morte, perché nel tempo magico dell'amore la fine di un mondo coincide con il suo inizio, poiché per Octavio Paz "il mondo inizia quando due si baciano". La nuova traduzione di Francesco Fava intende riproporre nella nostra lingua la musicalità e la leggerezza del verso di Paz, attraverso una attenta traduzione che riproduce sia la forma metrica originale sia la sua struttura ritmica.
When in 1957 he published "Piedra de Sol" for the first time, in a small volume limited to a few hundred copies, Octavio Paz was just over forty years old and already an established poet and a member of his country's diplomatic corps. In writing his work, Paz was inspired by the Piedra de Sol, or Piedra del Sol, or the large circular stone, preserved in the Museo Nacional de Antropología in Mexico City, considered the representation of the Aztec ritual calendar. "Pietra di sole" (Piedra de Sol) becomes a poem in which the time of love is the circular time of ancient conceptions and eros becomes a sensual fusion between lovers and the whole universe, where everything becomes sacred and is transfigured, renewed and begins again even after death, because in the magical time of love the end of a world coincides with its beginning, because for Octavio Paz "the world begins when two kiss". Francesco Fava's new translation aims to reproduce in our language the musicality and lightness of Paz's verse, through a careful translation that reproduces both the original metrical form and its rhythmic structure.