Le guide di Roma tra Medioevo e Novecento. Dai mirabilia urbis ai Baedeker - 9788849225976

Le guide di Roma tra Medioevo e Novecento. Dai mirabilia urbis ai Baedeker: Questo è un racconto sulle guide di Roma. Racconto che parte da rotoli di pergamena scritti in latino oltre dieci secoli fa e che si conclude con volumetti rossi stampati nelle principali lingue europee tra metà '800 e primi del '900. Dai "Mirabilia urbis", le descrizioni più fantastiche che reali destinate ai viaggiatori medievali, ai "Baedeker", le guide pubblicate in Germania per i viaggiatori stranieri dell'epoca moderna. Le guide di Roma, dopo l'invenzione della stampa, erano dei veri e propri libri che nei casi migliori potremmo definire "letteratura popolare": testi destinati a soddisfare le curiosità anche dei viaggiatori che ignoravano del tutto la "letteratura colta". Nelle sfaccettature delle guide si rispecchiavano i modi di visitare la città, l'immagine che voleva darne il sistema di potere che la governava, la cultura dei visitatori, le stesse modificazioni di Roma nel tempo. Il racconto è animato da nostalgia per le guide che volevano far conoscere Roma, e non soltanto informare (come avviene oggi) sulle cose da vedere. Per le guide che andavano lette e studiate, e non soltanto sfogliate.
This is a tale about guides in Rome. Story from scrolls written in Latin over ten centuries ago and culminating in red printed booklet form in the main European languages between mid ' 800 and early ' 900. By "Mirabilia urbis", more fantastic than real descriptions for medieval travelers to "Baedeker", the guides published in Germany for foreign travellers of modern times. The guides of Rome, after the invention of printing, they were real books that in the best case we could call "popular literature": texts designed to satisfy the curiosity of travellers also who ignored the "cultured" literature. In the facets of the guides reflect the ways of exploring the city, the image he wanted to give the system of power that ruled it, the visitor culture, the same changes in Rome over time. The narrative is driven by nostalgia for the guides who wanted us to know Rome, and not merely inform (as is the case today) on things to see. For guides that were read and studied, not just browse.