Etruschi e rinascimento - 9788896876848

Etruschi e rinascimento: L'affermazione del mito degli Etruschi nella cultura italiana ed europea avvenne nel Rinascimento. Gli eruditi diedero al nascente stato mediceo un fondamento ideologico comune che i ritrovamenti archeologici dei Grandi Bronzi valorizzarono e che permise a Cosimo I di definirsi Magnus Dux Etruriae. Cosimo incitò e favorì le tesi di Giovan Battista Gelli e Pierfrancesco Giambullari che attribuivano la fondazione di Firenze a Noè-Giano, identificando nell'arameo la lingua dei primi abitatori del mondo: da essa sarebbero derivati l'ebraico e l'etrusco. Era così sostenuta la remotissima antichità della civiltà etrusca e la preminenza degli Etruschi nei confronti di Roma. Le suddette ipotesi, accompagnate dal lavoro degli artisti, rappresentarono necessità identitarie e politiche relative a quel momento storico; ma esiste forse una realtà antropologica più profonda che lega gli antichi abitatori d'Etruria all'uomo del Rinascimento, riferibile al rapporto con un territorio dai caratteri eccezionali, all'ispirazione che ne deriva e non solo. Con un'esposizione divulgativa Enio Pecchioni ci aiuta a evocare questo affascinante filo conduttore e prepara il campo a ulteriori approfondimenti.
The affirmation of the myth of the Etruscans in Italian and European culture took place in the Renaissance. The scholars gave the nascent State common ideological foundation that Medici archaeological finds of large bronzes exploited and which allowed to Cosimo I to call themselves Magnus Dux Etruriae. Cosimo incited and encouraged the theses of Giambattista Gelli and Pierfrancesco Giambullari who attributed the Foundation of Florence to Noah-Giano, identifying the Aramean language of the first inhabitants of the world: it would follow the Hebrew and Etruscan. It was so backed up the remote antiquity of the Etruscan civilization and the pre-eminence of the Etruscans against Rome. The above hypothesis, accompanied by the work of artists, represented identity needs and policies related to that historical moment; but is there a deeper anthropological reality that links the ancient inhabitants of Etruria to the Renaissance man, referring to the relationship with the territory resulting from exceptional character, inspiration and more. Exposure for a general audience Enzo Pecchioni helps us to evoke this charming leitmotif and prepares the field for further study.