Sistemi di giustizia costituzionale - 9788892129269

Sistemi di giustizia costituzionale: Il volume critica la dicotomia politico/giurisdizionale spesso utilizzata per classificare i sistemi di giustizia costituzionale; ricorda che in ciascun sistema convivono, al lato di caratteristiche giurisdizionali, forme "politiche" di controllo della legge, e altre funzioni conferite alle Corti costituzionali che non sono tipiche della giurisdizione; soprattutto, sottolinea che la stessa nozione di giurisdizione è tutt'altro che nitida. Critica altresì la dicotomia concentrato/diffuso, utilizzata per classificare i sistemi di giustizia costituzionale; ricorda che già molti autori hanno proposto di tenere in conto altri elementi, come il bene protetto, la vicinanza agli interessi sottesi, l'efficacia diretta delle pronunce, ecc.; suggerisce però di considerare "pertinenti" ulteriori fattori importanti a fini tassonomici, come il parametro e l'oggetto del giudizio di costituzionalità. Nega inoltre che, in via di principio, sia possibile classificare i modelli di giustizia costituzionale considerando un solo elemento. Sulla base di un'analisi dei sistemi di giustizia costituzionale operanti nel mondo, suggerisce infine alcune modalità per raggruppare in classi duttili gli stessi, incrociando le singole classificazioni proposte, al fine di misurarne la "forza" in ciascun ordinamento. Ne risulta una sovraesposizione della giustizia costituzionale rispetto agli altri poteri e agli stessi poteri costituente e di revisione, avallata in dottrina da teorie della costituzione che confidano in valori metafisici per limitare l'origine popolare della democrazia.
The book criticizes the political/jurisdictional dichotomy often used to classify systems of constitutional justice; recalls that in each system, on the side of jurisdictional characteristics, "political" forms of law control coexist, and other functions conferred on constitutional courts that are not typical of jurisdiction; above all, stresses that the very notion of jurisdiction is far from clear. It also criticizes the concentrated/widespread dichotomy, used to classify systems of constitutional justice; recalls that many authors have already proposed to take into account other elements, such as the protected good, proximity to the underlying interests, the direct effectiveness of the pronouncements, etc.; however, it suggests considering "relevant" other important factors for taxonomic purposes, such as the parameter and subject of the constitutional judgment. It also denies that, in principle, it is possible to classify models of constitutional justice by considering only one element. Finally, based on an analysis of the constitutional justice systems operating in the world, it suggests some ways to group them into ductile classes, crossing the individual classifications proposed, in order to measure their "strength" in each order. The result is an overexposure of constitutional justice to other powers and the constituent and revision powers themselves, endorsed in doctrine by theories of the constitution that trust in metaphysical values to limit the popular origin of democracy.