La città più artigiana d'Italia. Firenze 1861-1929 - 9788820406493

La città più artigiana d'Italia. Firenze 1861-1929: Firenze è stata considerata per oltre un secolo, e fin quasi ai nostri giorni, una città artigiana. Questo volume si apre con la proclamazione di Firenze a "capitale" dell'artigianato italiano in pieno regime fascista: si tratta del punto di arrivo di un artigianato di tipo nuovo, il cui processo di sviluppo è iniziato nel 1861. In tale arco di tempo il ruolo della città viene ridefinito come capitale della lingua e della cultura nel nuovo contesto nazionale, mentre sul piano internazionale si consolida l'idea di Firenze come luogo simbolo della rinascita delle "arti" e di una nuova cultura borghese dopo i secoli "bui" dell'alto medioevo. La vocazione artigiana della città si rivela essere l'effetto di un progetto consapevole alla cui elaborazione partecipano sia una parte dell'intellettualità europea, sia le classi dirigenti locali, sia una parte significativa delle classi popolari, attraverso le loro istanze associative e politiche. È all'analisi di questo intreccio di elementi che è dedicato il volume. Percorsi di vita, fortune imprenditoriali, ristrutturazioni urbanistiche, aggregazioni associative, conflitti politici e sociali, compongono la storia del nuovo artigianato urbano fiorentino: caso singolare di una formazione sociale in parte consistente "inventata" sulla base di dinamiche culturali, ma anche "modello" economico e sociale da confrontare con quelli di altre capitali europee che hanno avuto uno sviluppo analogo.
Florence has been considered for more than a century, and almost to the present day, a city in handicrafts. This volume opens with the proclamation of Florence, capital of Italian craftsmanship in full fascist regime: this is the culmination of a new kind of craft, whose development process started in 1861. During this time the city's role is redefined as capital of the language and culture in the new national context, while at the international level consolidates the idea of Florence as a symbol of the rebirth of "Arts" and of a new bourgeois culture after centuries "dark ages" of the early middle ages. Artisan vocation of the City turns out to be the effect of a conscious project which involved both a part of the European intelligentsia, both the local leaders, is a significant part of the popular classes, through their associative and political instances. And analysis of this Web of elements that is dedicated the volume. Walks of life, entrepreneurial fortunes, urban restructuring, associative, political conflicts and social aggregations, make up the history of the new urban handicraft fiorentino: singular case of a social formation in substantial part "invented" on the basis of cultural dynamics, but also the European economic and social model to compare with those of other European capitals who have had similar development.