Lavoro e innovazione per riformare il capitalismo - 9788823021495

Lavoro e innovazione per riformare il capitalismo: I saggi raccolti in questo volume riflettono su una problematica oggi assai dibattuta, a livello mediatico come accademico e istituzionale, ma poco indagata in modo approfondito: la relazione tra innovazione e occupazione. L'obiettivo della «piena e buona occupazione», questa la tesi di fondo del volume, va rilanciato proprio quando tanta incertezza grava sulle conseguenze della rivoluzione tecnologica in atto, mentre il capitalismo, lasciato a se stesso, si acconcerebbe alla jobless society, la «società senza lavoro». Si ripropone dunque la crucialità del tema degli investimenti e, insieme, del nuovo modello di sviluppo. La profondità della trasformazione è enorme e, di conseguenza, è decisiva la qualità delle istituzioni pubbliche che dovrebbero dirigerla. L'innovazione può e deve essere guidata, nei suoi indirizzi di fondo, dalla collettività, anche perché la diffusione delle nuove tecnologie coincide con un approfondimento delle diseguaglianze e una polarizzazione del potere senza precedenti. Si tratta anche di cogliere le straordinarie potenzialità che, tra tante difficoltà, la fase presenta. Le nuove tecnologie racchiudono forti istanze cooperative e aprono eccezionali «finestre di opportunità» che, anziché essere lasciate al solo capitalismo animato dalla volontà di consolidare i tradizionali rapporti di forza, possono essere attivate da una nuova politica industriale e, in generale, una nuova economia pubblica - così come pensata anche nel Piano del Lavoro - nonché utilizzate dal sindacato, intenzionato a rinnovare la rappresentanza sociale, la contrattazione, la pa
The essays collected in this volume reflect on an issue much debated today in the media as academic and institutional, but little studied in depth: the relationship between innovation and employment. The goal of full employment and good, this the underlying thesis of the book, must be relaunched when so much uncertainty weighs heavily on the effects of the technological revolution underway, while capitalism, left to himself, he acconcerebbe to the jobless society, the ??No??. Therefore the relevance of the theme investment is proposed and, together, the new model of development. The depth of the transformation is huge and, therefore, is crucial to the quality of public institutions which should direct it. Innovation can and must be guided in its broad bottom, by the community, not least because the diffusion of new technology coincided with a deepening inequalities and a polarization of unprecedented power. It is also about to seize the extraordinary potential that, among many difficulties, the stage shows. New technologies encompass strong cooperative issues and outstanding open "Windows of opportunity" which, rather than being left to the only animated by the desire to consolidate capitalism the traditional balance of power, can be triggered by a new industrial policy and, in General, a new public economics-as well as work-plan designed and used by the syndicate, who wanted to renew the social representation, bargaining, pa