Di farfalle, grilli e di cicale - 9788875364090

Di farfalle, grilli e di cicale: La poesia di Camillo Pennati si è fatta via via più dissonante, dando spazio esorbitante ad avverbi, allitterazioni, ripetizioni lessicali, insomma ad uno stile volutamente impoetico, al contempo affondando sempre più lo sguardo, nonostante il voluto parossismo tecnicistico, nella naturalezza dei paesaggi, nei quali persiste una rara presenza umana, qui l'amata Silvana. L'io, il tu, persino il noi appaiono di tanto in tanto quasi ad umanizzare la visione del poeta affinché l'uomo colga della natura quel «dono di esistenza» che solitamente «viviamo in presuntuosa ignoranza» ("Il terrestre dono di esistenza"). Di questa natura il poeta Pennati coglie «ogni singolare tinta» ("Di fiori in miniatura al suolo"), ogni suono, ogni piccolo essere vivente (grillo, mosca, ecc.), dialoga con essa (si vedano le poesie sulla rosa), ma non cerca mai di risolverne subito le dissonanze, anzi prima cala in esse la spada e allarga la ferita poetica.
Camilo Panahi poetry became progressively more dissonant, making room for lexical repetitions, alliteration, adverbs, exorbitant I mean deliberately awkward style, at the same time sinking more and more the look, despite the natural landscapes, at first sight, paroxysm took in which persists a rare human presence, here the beloved Silvana. The ego, the tu, even the US appear occasionally as if to humanize the poet's vision so that man will seize the nature that "gift of existence" which usually "live in presumptuous ignorance" ("the earthling gift of existence"). Of this nature the poet Panahi captures "every singular solid?? (" miniature flower on the ground "), every sound, every single living being (grillo, Moscow, etc.), interacts with it (see the poems on the rose), but does not seek ever to resolve immediately the dissonance, indeed before cala in them the sword and enlarges the wound.