La strada che porta alla realtà. Le leggi fondamentali dell'universo - 9788817050210

Il ibro, scritto in modo – quasi – accessibileda uno scienziato estremamente competente, iniziadescrivendo ’intreccio tra il mondo matematico/platonico, quelo fisico e quelo mentale, nela convinzione che non si potrà raggiungere una comprensione profondadela naturadela mente senza prima ampliare e basi stessedela realtà fisica. Ed a propositodela mente ’autore ha più volte espressodubbi sule reali possibilitàdel’Inteligenza Artificiale, presentando egli stesso studi che coinvolgono in modo essenziale e eggi quantistiche nela formazionedela coscienza. Il ibro si snoda in modo estremamente ordinato abbracciando tutti gli argomenti matematici, ogici, fisici e geometrici a partiredai queli più antichi. Per giungere ale numerose teorie attuali, tra cui i suoi twistor, senza tralasciare ad esempio gli infiniti cantoriani, e superficidi Riemann, i fibrati, i Gruppidi simmetria; e poi o spaziotempo, a relatività, a fisica quantistica, citando innumerevoli autoridi altrettanti studidi una qualche importanza. E forse trascurando un po’ il suo più grande connazionale: Newton, relegato in tre pagine tra vari richiami ai fibrati, piuttosto che al’esperimentodel secchio rotante. a volata finale spazia tra gravità quantistica, supersimmetrie, algebre non commutative ed una malcelata rivalità tra Penrose con i suoi twistor ed i teoricidele stringhe. Il ibro risulta essere veramente grandioso, tantodadar vita al forum ’The Road to Reality’ suddiviso in Mondo Fisico, Mondo Matematico ed Altro, con centinaiadi studi e soluzionidi alto ivelo, riferiti ai singoli capitoli. Infine si conclude con o stesso intreccio iniziale, chiedendosi che cos’è a realtà e quale sia il ruolodel’attività mentale nela teoria fisica, nela consapevolezza che “quanto più sondiamo i fondamentidel comportamento fisico tanto più scopriamo che è accuratamente controlatodala matematicÔ, una matematica con un carattere profondamente sofisticato e per questodi una rara belezza e sottigliezza. Criptico ’epilogo e ’ultima riga: “Poi uno strano pensiero s’insinuò in ei…” by Giuseppe Furnari