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La spettacolarizzazione del dolore nei telegiornali e nei programmi d'infotainment: da Vermicino al delitto di Avetrana - 9788899751753
di Fabiola Pepe edito da Antipodes, 2019
Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: La spettacolarizzazione del dolore nei telegiornali e nei programmi d'infotainment: da Vermicino al delitto di Avetrana
- Autore: Fabiola Pepe
- Editore: Antipodes
- Data di Pubblicazione: 2019
- Genere: scienze sociali
- Argomenti : Giornalismo Spettacolo Informazione
- Pagine: 85
- Dimensioni mm: 210 x 0 x 0
- ISBN-10: 8899751757
- ISBN-13: 9788899751753
La spettacolarizzazione del dolore nei telegiornali e nei programmi d'infotainment: da Vermicino al delitto di Avetrana: Cosa ci rende così assetati di informazione? La notizia o il modo in cui questa riesce ad assecondare le nostre strutture narrative? Il voler trovare in ogni caso di cronaca nera i punti fermi di ogni storia che si rispetti (protagonista, antagonista, aiutanti, morale), ci porta ad avere bisogno di qualcuno che ce la racconti, proprio come vorremmo ascoltarla. Da questo nasce la capacità dell'infotainment di attrarre a sé, attraverso le notizie di cronaca nera, il più alto numero di ascoltatori. A farci entrare nelle stanze proibite dell'informazione, facendoci credere di mostrarci quello che in realtà non potremmo vedere, sono stati anche i telegiornali, che insieme ai programmi di infotainment hanno corso insieme una maratona alla notizia a tutti i costi, negli anni in cui le più importanti tragedie italiane hanno riscosso un'elevata attenzione del pubblico. Siamo sulla strada di ritorno, a un bivio dove è necessaria la separazione dei due protagonisti di questo libro: il giornalismo e l'intrattenimento. Un divorzio salutare per la corretta informazione.
What makes us so thirsty for information? The news or how it manages to pander to our narrative structures? The desire to find in any case of black chronicle the staples of every story that is respected (protagonist, antagonist, helpers, moral), leads us to need someone to tell us, just as we would like to hear it. From this comes the ability of the infotainment to attract to itself, through the news, the highest number of listeners. We were also able to enter the forbidden rooms of information, making us believe that we were showing what we could not actually see, were also the newscasts, which together with the infotainment programs ran a marathon together at all costs, in the years when the most important Italian tragedies have received a high public attention. We are on our way back, to a crossroads where the separation of the two protagonists of this book is necessary: journalism and entertainment. A healthy divorce for proper information.
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