Corsari di Levante - 9788855800952

Corsari di Levante: Questa volta non c'è la terra a dare conforto con i suoi frutti, a parte brevi momenti in cui trovare ristoro fra le taverne di qualche approdo mediterraneo. Non ci sono donne da amare, per cui soffrire o duellare, ma soltanto bordelli dove riscaldare l'animo con il vino e con gli immancabili piaceri di una effimera compagnia. Non ci sono gli intrighi di corte, le congiure di palazzo, o le manovre dell'Inquisizione. C'è un periodo di stanza in una Napoli barocca e spagnola, alcune scaramucce con la gente del posto, i versi di don Francisco de Quevedo - per non perdere l'esercizio della lettura - una pericolosa lettera d'amore che riapre ferite lontane, e uno scontro a muso duro con un Alatriste più che mai pensieroso e solitario. Il resto è sole, vento, onde, isole e pirati, insenature e porti naturali, abbordaggi e duelli, in mezzo alla tempesta o alla bonaccia, con la salsedine appiccicata alla pelle e la prua a Levante. Imbarcato sulla Mulata, l'agile galea a ventiquattro banchi della flotta di Filippo IV, il giovane Iñigo si immerge nella dura vita militare e affronta le esperienze che lo porteranno a diventare uomo. Sotto la vigile presenza dell'amato capitano, di un compagno fedele e di un moro convertito, solcheranno i mari del Mediterraneo, a caccia dei corsari e degli inglesi, tra bordate e arrembaggi. Fino all'ultima battaglia, davanti a Iskenderun, dove, contro cinque galee turche, sarà il valore, o forse il caso, a decidere della vita e della morte.
This time there is no earth to give comfort with its fruits, apart from brief moments where find comfort among the taverns of some Mediterranean Harbor. There are no women to love, why suffer or duel, but only brothels where heat the soul with wine and the inevitable ephemeral pleasures of companionship. There are the court intrigues, conspiracies, or maneuvers of the Inquisition. There is a room in a Baroque and Spanish Naples, some skirmishes with the locals, the verses of don Francisco de Quevedo-in order not to lose the practice of reading-a dangerous love letter that reopens wounds, and a hard-nosed with a brooding and lonely than ever Alatriste. The rest is Sun, wind, waves, Islands and pirates, creeks and natural harbours, boarding and duels, in the midst of the storm or calm, with the salt stuck to the skin and the bow to the East. Aboard the Mulata, the agile galea to twenty-four pews in the fleet of Philip IV, the young ????igo dives into the tough military life and tackles the experiences that would lead him to become a man. Under the watchful presence of the beloved captain, a loyal companion and a Moor will flood the seas of the Mediterranean, converted, hunting for pirates and Englishmen, between trips and voyages. Until the last battle, in front of Iskenderun, where, against five galleys, will be the value, or maybe the case, to decide about life and death.