Diario ad alta quota - 9788888287881

Diario ad alta quota: Dei giorni trascorsi in montagna ed alcuni incontri avvenuti in tale periodo, offrono a Stefania Perna l'occasione di approfondire, in modo diaristico originale ed insolito, temi nuovi e temi in parte già presenti nei suoi 4 precedenti libri. Sono inoltre occasione di cercare risposte nella Scrittura a tanti piccoli-grandi dubbi che si insinuano nell'anima di ogni credente. "Ma il testo - scrive padre Serafino Tognetti nella prefazione - non è rivolto ai credenti, o per lo meno, non solo a loro. L'appello a trovare il senso del vivere è per tutti, perché tutti cercano spasmodicamente il bene, il vero, il buono, il bello. Molti non sanno dare un nome al loro desiderio, diversi hanno anche prevenzioni e pregiudizi nei confronti della Chiesa o del Vangelo; non importa. Ciò che conta è comunicare l'esperienza e annunciare ciò che si è trovato". L'autrice riesce a farlo, con semplicità e con il suo consueto e particolare stile: spaziando in ogni pagina tra gli scritti di tanti autori (santi, pensatori, Papi, Padri della Chiesa...) e tra le righe del breviario, considerato aldilà di ogni possibile derivazione etimologica, una vera e propria "breve-via" per l'incontro quotidiano e continuo tra Dio e l'uomo.
Of the days spent in the mountains and some meetings that took place during this period, they offer Stefania Perna the opportunity to deepen, in an original and unusual diaristic way, new themes and themes partly already present in her 4 previous books. They are also an opportunity to seek answers in Scripture to so many small-great doubts that creep into the soul of every believer. "But the text - writes Father Serafino Tognetti in the preface - is not addressed to believers, or at least, not only to them. The appeal to find the meaning of life is for everyone, because everyone is spasmodically seeking the good, the true, the good, the beautiful. Many do not know how to give a name to their desire, several also have prejudices and prejudices towards the Church or the Gospel; Never mind. What matters is communicating the experience and announcing what you have found." The author manages to do so, with simplicity and with her usual and particular style: ranging in every page between the writings of many authors (saints, thinkers, Popes, Fathers of the Church...) and between the lines of the breviary, considered beyond any possible derivation etymological, a real "short-way" for the daily and continuous encounter between God and man.