L'airone e l'aquila - 9788890284946

L'airone e l'aquila: Cecilia è una ragazzina che vive sulle sponde del Ticino, tra Piemonte e Lombardia; è il 1942, in campagna la mancanza di cibo non è drammatica come nelle città "ma non basta avere il cibo per essere contenti". Cecilia ha perso suo padre, morto combattendo sul fronte; vive con la mamma, la nonna e gli zii in un mondo ovattato fatto di giochi sulle rive del fiume, di polenta fumante, di scuola e chiesa. L'arrivo di Matteo però - un fuggiasco riuscito a scappare dai campi di concentramento della Slovenia - le aprirà gli occhi e desterà in lei un forte desiderio di comprendere la realtà e la certezza che "non c'è una guerra giusta". La storia di Yamina, invece, si svolge a Beirut, nel luglio 2006, in pieno conflitto libano-israeliano; il destino ha fissato anche per lei un appuntamento importante, in cui una linea partita da lontano sembra trovare il suo approdo. In entrambe le vicende si alza forte il grido di denuncia dell'assurdità della guerra, del mettere uomo contro uomo, popolo contro popolo quando le aspirazioni, le gioie, i dolori di tutti trovano la loro unica ragione nell'universale, identica, condizione umana.
Cecilia is a young girl who lives on the banks of the Ticino, between Piedmont and Lombardy; is the country 1942, the lack of food is not as dramatic as in the cities, "but not enough to have the food to be happy." Cecilia has lost his father, who died fighting on the front; He lives with his mother, grandmother and aunts in a muffled world made of games on the banks of the River, polenta, school and Church. The arrival of Matthew however--a fugitive escaped from concentration camps of Slovenia-open your eyes and awaken in you a strong desire to understand reality and assurance that "there is not a just war." The story of Yamina, instead, takes place in Beirut, Lebanon in July 2006, Israeli-conflict; the destiny has set for her as an important event, in which a line game from afar seems to find its landfall. In both the events will raise the cry of complaint of the absurdity of war, put man against man, against nation when the aspirations, joys, pains of all find their only reason universal, identical, human condition.