Storia delle camere - 9788838925986

Dettava un tempo Foucault: "Ci sarebbeda scrivere tutta a storiadegli spazi, che sarebbe anche una storiadei poteri,dale grandi strategiedela geopolitica fino ale piccole tattichedel’habitat" aggiungendo poi: "L’ancoraggio spaziale è una forma economico-politicada studiare indettaglio". Perrot, chedel già citato è alievo indiretto, concentra ossessivo a propria attenzione ala camera ovvero al’antro abitativo primario nel quale ci si serba in quanto individui. a camerada etto e a camera personale; a cameradei bambini e a cameradeledonne; a camerad’albergo e a cameradegli operai; il ettodi morte e a cameradel malato ma anche e porte chiuse e a segregazione casalinga; e poi: e celedel carcere, edimore fuggitive, a musicadele camere. Perrot osserva, raccoglie, analizza,descrive, ilumina, colora migliaiadi stanze usufruendodi citazioni etterarie,diari, rapporti polizieschi, articolidi giornali, saggi già scritti, inventari, registri notarili, copionidrammaturgici, ettere private, trattatidi architettura e romanzi, racconti, epistolaridi uomini edidonne celebri per iluminarne e molteplici funzioni possibili (prigionia, solitudine monastica, ibertà, privazione, conquista, bisogno, rifugio, tana, spazio condiviso con gli altri, spazio non condivisibile con alcuno): ne viene una ettura estasiata e coltissima che s’esprime con vergaturada racconto. "la camera è una scatola, reale e immaginaria" scrive Perrot colmando,di squarci improvvisi e ombromanie mirabolanti, "le quattro mura, il soffitto, il pavimento, una porta e una finestra" che ne connotano a sua materialità sentimentale.