Le satire - 9788860323385

Le satire: "Non sappiamo se natura abbia mai riprodotte anime e teste, come quelle d'Omero, Virgilio ed Orazio, o se ne abbia rotta la stampa: ma osiam ben dire che Persio è ricomparso in Monti; e che se la lingua di Persio fosse stata italiana, il testo di Monti traduttore sarebbe stato quello di Persio originale": questo giudizio di Vincenzo Cuoco sulla prima importante traduzione pubblicata dal maggiore lirico italiano a cavaliere fra Sette e Ottocento, rende merito a un'opera capitale del neoclassicismo che viene qui proposta per la prima volta in edizione critica. Nel presente volume il testo della versione, che spicca all'interno della produzione consolare-repubblicana di Monti ed è strettamente legata alle lezioni di eloquenza all'Università di Pavia, viene ripubblicato attraverso lo studio dei testimoni in una edizione che riunisce la trascrizione del manoscritto, i postillati autografi, la princeps (1803) e la tarda seconda edizione del 1826. La descrizione puntuale della lingua e il minuzioso commento dei versi e delle note permettono di accedere a un'opera complessa e sperimentale con cui Monti proponeva un linguaggio nuovo per la satira italiana e un approccio inedito allo studio dell'antichità letteraria, fondato su una erudizione essenziale, derivata dal classicismo recente o coevo di orizzonte europeo.
"We don't know whether nature has ever reproduced souls and heads, such as those of Homer, Virgil and Horace, or if he has broken the press: but osiam say that Persius has reappeared in the mountains; and that if the language of Persius was Italian, the Mountain lyrics translator was to Persius original ": this judgment of Vincenzo Cuoco published by major Italian Opera on the first important translation in Knight between the eighteenth and nineteenth centuries, makes about an opera capital of neoclassicism that is proposed here for the first time in the critical edition. In this version, text volume that stands out within the consular-Republican production of mountains and is closely linked to the lessons of eloquence at Pavia University, is republished by studying the witnesses in an edition that combines the transcription of the manuscript, the underwritten autographs, the princeps (1803) and the later second edition of 1826. The detailed description of the language and the detailed comments of the verses and notes provide access to a complex work and experimental with whose hills brought an Italian new language for satire and a new approach to the study of antiquity, based on a literary erudition essential, derived from recent or contemporary classicism of European horizon.