L'io insoddisfatto. Tra Prometeo e Dio - 9788834328330

L'io insoddisfatto. Tra Prometeo e Dio: Partendo dal tema dell'io e della soggettività, nell'incrocio tra domanda di felicità e offerte del mercato globale, il libro di Adriano Pessina affronta il tema dell'insoddisfazione come emerge nella società dell'efficienza e del benessere. In questa prospettiva, vengono discussi sia i temi legati all'uso quotidiano delle tecnologie informatiche, sia alcune delle più recenti proposte di miglioramento, di sé e delle future generazioni, ottenibili grazie a interventi di stampo medico o farmaceutico. L'io, consumatore di immagini, perennemente collegato con una solitudine affollata in cerca di relazioni, partecipa di una continua trasformazione delle sue esperienze. La rete gli permette di condividere emozioni e parole senza la mediazione del corpo, del luogo e del tempo; medicina, biologia, farmacologia gli prospettano l'avvento di quella grande salute che non è solo liberazione dalla malattia e dalla sofferenza, ma dal fardello di una finitezza che non è mai all'altezza del desiderio. Di che cosa, o di chi, l'io è dunque insoddisfatto? Il dislivello permanente tra desiderio umano e mondo dei possibili, offerto dalla tecnologia e dal suo mercato, traccia un nuovo volto della perfezione: un ideale che sembra a portata di mano e che è sorretto da teorie che prospettano il futuro di una nuova umanità. Uscendo dall'alternativa tra bioconservatori e post-umanisti, si apre allora di nuovo la domanda sullo specchio nel quale l'io potrà ritrovare il suo autentico volto.
Starting from the theme of self and subjectivity, in the intersection of demand for happiness and global market offerings, the book by Adriano Pessina addresses the issue of dissatisfaction as reflected in society of efficiency and welfare. In this perspective, discusses both the everyday issues of information technology, and some of the most recent proposals for improvement of self and of future generations, obtained thanks to actions of mold doctor or pharmaceutical. The I, consumer imaging, perpetually connected with a solitude busy looking for relationships, participates in a continuous transformation of his experiences. The network enables you to share emotions and words without the mediation of the body, of the place and time; medicine, biology, pharmacology the promise the advent of that great health that is not just freedom from illness and suffering, but the burden of a finitude which is never up to the desire. What, or whom, the ego is so dissatisfied? The difference between human desire and possible world, technology and its market, draws a new face of perfection: an ideal that seems within reach and that is supported by theories which are the future of a new humanity. Upon leaving the choice between bioconservatori and post-humanists, then pops the question again on the mirror where I can find his true face.