L'ombra di Dio: Thauma-La cosa e la casa-Crosspoint - 9788872182741

L'ombra di Dio: Thauma-La cosa e la casa-Crosspoint: "'Thauma', 'La cosa e la casa', 'Crosspoint', sono tre partiture drammaturgiche che Alfio Petrini, riconosciuto dal teatro italiano come "titolare" a tutti gli effetti e con grande merito dell'idea e della prassi del "teatro totale", ha portato a termine nei primi mesi del 2009. Per soluzioni formali, per tematiche espresse, per "visioni" comuni, definirei nel loro insieme questi tre testi una vera e propria trilogia esemplare, un modello di scrittura che, se tutto deve, sul piano teorico-estetico, all'idea, alla "proposta" e "pratica" del "teatro totale", sul piano effettuale della mitopoiesi drammaturgica scritta sulla pagina ci offre un materiale da leggere, analizzare e decodificare che va del tutto oltre pregiudizi, aspettative e idiosincrasie ereditate o per inerzia, o per consuetudine o per vizi accademici. Ma non per via di poetiche e/o di stilistiche. Piuttosto l'oltranzismo della macchina drammaturgica assemblata da Petrini segue il paradigma, di matrice artaudiana, che ispira la natura stessa del teatro dal Novecento in poi (e non solo il teatro, ma l'arte in generale): ri-fare la vita, ri-creare la realtà, poiché l'arte teatrale non è la vita, né la imita."
"' Thauma ', ' the thing and the House ', ' I'm three Crosspoint dramaturgical scores that Alfio Petrini, recognized by the Italian theatre as" owner "in every respect and with great merit of the idea and practice of" total theater, "completed in early 2009. For formal solutions to common themes expressed, for "visions", I would call together these three texts a true trilogy, a model of exemplary writing that, if all should, theoretically-aesthetic, the idea, the "proposal" and "practice" of "total theatre", on the plan made of dramaturgical mythopoeia written on page gives us a material to read, analyze and decode that goes entirely beyond prejudice , expectations and inherited or idiosyncrasies by inertia, or by custom or academic vices. But not because of poetry and/or style. Rather the extremism of dramaturgical machine assembled by Petrini follows the paradigm of artaudiana matrix, which inspires the very nature of the Theatre from the twentieth century onwards (and not just the theater, but the art in General): re-do your life, re-create the reality, because the theatrical art is not life, nor imitate. "