Peraspina Perapoma - 9788894383928

Peraspina Perapoma: "Tre anni dopo "Garofani" arriva questa raccolta poetica con cui Antonio Petrocelli [...] ha dissotterrato la gloria della lingua dei padri poeti di Lucania. Sono 59 liriche suddivise in quattro capitoli: peraspina perapoma, mio padre torna, jus de pommes, e poi venne il resto. [...] Tutto questo libro è un dialogo elegiaco con il padre, con un tu che ha l'intonazione di un'invocazione a una divinità - in definitiva: con il mistero della continuità e delle somiglianze. È come se il padre sfuggito e svanito fosse ora l'unico specchio possibile nel quale osservare senza infingimenti le pieghe vere del volto che finalmente si compie.[...] La poesia di Petrocelli si può ascrivere a pieno titolo - da Esiodo a Scotellaro - alla poesia contadina, ovvero a quella linea poetica che porta nei versi oggetti, sapienze, saggezze, ricordi e malinconie umili espresse in sermo humilis - in una lingua essenziale ed esposta com'è sempre esposta la vita di chi vive nella terra, che segna e sprofonda nell'appartenenza, e distanzia nella precarietà, nella maledizione della gettatezza." (Frammenti dalla prefazione di Andrea Di Consoli)
"Three years after "Garofani" comes this collection of poems with which Antonio Petrocelli [...] it has unearthed the glory of the language of the poet fathers of Lucania. There are 59 lyrics divided into four chapters: peraspina, perapoma, mio padre torna, jus de pommes, and then came the rest. [...] This whole book is an elegiac dialogue with the father, with a "you" that has the intonation of an invocation to a divinity - in short: with the mystery of continuity and similarities. It is as if the father, who had escaped and vanished, was now the only possible mirror in which to observe without pretense the true folds of the face that is finally being fulfilled. [...] Petrocelli's poetry can be fully ascribed - from Hesiod to Scotellaro - to peasant poetry, that is, to that poetic line that brings objects, wisdom, wisdom, memories and humble melancholy expressed in sermo humilis into the verses - in an essential and exposed language as the life of those who live in the land is always exposed, which marks and sinks into belonging, and distances in precariousness, in the curse of discardedness." (Excerpts from the preface by Andrea Di Consoli)