Jacques Derrida. Per un avvenire al di là del futuro - 9788838240638

Jacques Derrida. Per un avvenire al di là del futuro: Intento del volume è quello di presentare in forma sintetica il pensiero di J. Derrida. L'aggettivo "sintetico" deve essere inteso in un duplice significato. Innanzitutto nel senso di "parziale": di fronte ad una produzione come quella del filosofo francese (più di cinquanta volumi, centinaia di articoli, decine di interviste ed interventi vari), questo saggio sceglie di soffermarsi solo su alcuni dei termini e delle questioni che hanno impegnato la complessa opera derridiana. Tuttavia queste pagine articolano una lettura che intende essere sintetica soprattutto nel senso di "essenziale": attraversando la riflessione che Derrida ha sviluppato attorno a concetti come quelli di scrittura, traccia, disseminazione, decostruzione, differenza, aporia, impossibilità, ecc., il testo di Petrosino fa emergere quell'"infaticabile ed appassionata interrogazione sull'eventualità dell'evento" che rappresenta la cifra stessa del pensatore francese. In tal senso: "Che cosa significa e come è possibile essere rigorosi con un termine/concetto come quello di "evento"? O ancora più radicalmente: come il modo d'essere dell'evento obbliga a ripensare la natura stessa del logos e la forma di razionalità ad essa adeguata?"
Intent of the volume is to present in summary form the thought of j. Derrida. The adjective "sintetico" should be understood in a double meaning. First of all in the sense of "partial": faced with a production like that of the French philosopher (more than fifty books, hundreds of articles, dozens of interviews and various interventions), this essay choose to dwell only on some of the terms and issues that have engaged the complex work derridiana. However these pages comprise a reading that intends to be essential especially in the sense of "synthetic": crossing the reflection that Derrida developed around concepts such as writing, trace, dissemination, deconstruction, difference, aporia, impossibility, etc. the text of Petrosino brings out that tireless and passionate question "about whether the event" which is the same as the French thinker. To this effect: "what does this mean, and how you can be strict with a term/concept such as" event "? Or even more dramatically, as the way of being of the event forces you to rethink the very nature of the logos and the form of rationality to it appropriate? "