Coppi 1945, una primavera a Roma. Fausto, Nulli e la Società Sportiva Lazio - 9788888771724

Coppi 1945, una primavera a Roma. Fausto, Nulli e la Società Sportiva Lazio: Per la prima volta indagato a fondo il periodo meno conosciuto della leggendaria vicenda agonistica e umana di Fausto Coppi: la primavera romana di quello che sarebbe di lì a pochi anni divenuto il Campionissimo. Nel 1945 Coppi, già vincitore del Giro d'Italia nel 1940 e recordman dell'Ora dal 1942, si trovava a Caserta, in un campo di prigionia degli inglesi, dai quali era stato catturato in Africa. L'industriale capitolino Edmondo Nulli, accompagnato da Pietro Chiappini (ex compagno di Coppi nella Legnano), gli offrì un ingaggio per correre nella sua piccola squadra. Coppi accettò all'istante e indossò la maglia arancione della Nulli dopo aver firmato il regolare cartellino FCI con la Società Sportiva Lazio. A Roma Fausto trascorse l'intera primavera, gareggiando e vincendo, ponendo le basi della sua fenomenale rinascita. Il libro si avvale di documenti e di un apparato iconografico in gran parte inediti con i quali è stato possibile ricostruire quel periodo difficile ma denso di speranze. Quei giorni meritano di essere rivissuti nel dettaglio perché nella Primavera del 1945 l'Airone volò anche sulle rive del Tevere.
For the first time investigated in depth the less known period of the legendary and human agonistic story of Fausto Coppi: The Roman spring of what would be there a few years become the champion. In 1945 Coppi, already winner of the Giro d'italia in 1940 and Recordman of the hour from 1942, was in Caserta, in a prison camp of the English, from which he had been captured in Africa. The industrial Capitoline Edmondo Nulli, accompanied by Pietro Chiappini (former companion of Coppi in Legnano), offered him a gig to run in his small team. Coppi immediately accepted and wore the orange jersey of the Void after signing the regular FCI card with the Lazio Sports Club. In Rome Fausto spent the entire spring, competing and winning, laying the foundations of his phenomenal rebirth. The book uses documents and an iconographic apparatus largely unpublished with which it was possible to reconstruct that difficult period but full of hopes. Those days deserve to be revived in detail because in the spring of 1945 the Heron also flew on the banks of the Tiber.