L'Aquila 1971. Anatomia di una sommossa - 9788849829570

L'Aquila 1971. Anatomia di una sommossa: Quaranta anni fa anche in Abruzzo, oltre che in Calabria, ci fu la "guerra del capoluogo". L'autore, all'epoca non ancora trentenne, in Abruzzo era segretario regionale del Pci, inviato da "Botteghe oscure". Ricostruisce oggi quei fatti in un racconto che diventa riflessione e rievocazione: su un periodo della vita politica e civile d'Italia, sui comunisti quando il loro partito era il "grande partito", sui loro slanci e pregiudizi, su una regione dai forti caratteri e dalle straordinarie bellezze, con trasporti pessimi e una cucina eccelsa. Sullo sfondo, gli straordinari anni '60, vissuti fra università e politica, fra partito comunista e "sessantotto". Quel decennio si chiude il 12 dicembre 1969, con la bomba di Piazza Fontana a Milano. Gli sguardi degli italiani, non solo dei più giovani, fin lì limpidi e fiduciosi, si velano e incupiscono. Il racconto è a cavallo di quel passaggio. Questo libro ricostruisce le vicende che accompagnarono la scelta del capoluogo in Abruzzo dopo le prime elezioni regionali del 1970. L'attenzione si concentra sui moti che si verificarono a l'Aquila negli ultimi giorni del febbraio 1971 nel corso dei quali furono devastate le sedi dei partiti. La ricostruzione dei fatti è proposta in tre modi diversi e distinti. Il primo è la memoria dell'autore; il secondo è una rassegna delle cronache locali de "Il Tempo" e de "Il Messaggero"; il terzo sono le testimonianze dei due segretari della federazione comunista aquilana del tempo.
Forty years ago also in Abruzzo, Calabria, there was the "war of the capital". The author, at the time not yet thirty, in Abruzzo was Regional Secretary of the Pci, posted by "Botteghe oscure". Rebuilds today those facts in a story that becomes a reflection and commemoration: over a period of civil and political life of Italy, the Communists when their party was the "big party" on their impulses and prejudices, over a region with strong characters and extraordinary beauties, with bad transportation and a kitchen. In the background, the extraordinary years ' 60, lived between universities and politics, between the Communist Party and "sixty-eight". The Decade ends on December 12, 1969, with the bomb in Piazza Fontana in Milan. The looks of the Italians, not only of the youngest, there clear and confident, veil and diminish hope. The tale is riding on that passage. This book reconstructs the events which accompanied the choice of the chief town in Abruzzo after the first regional elections of 1970. The focus is on the riots that took place in L'Aquila in the last days of February 1971 during which were devastated by one of the parties. The reconstruction of events is offered in three different and distinct ways. The first is the memory of the author; the second is a review of the local Chronicles of "time" and "the Messenger"; third are the testimonies of the two Secretaries of the Communist Federation of Aquila of the time.