La bambina dell'hotel Metropole - 9788899612184

La bambina dell'hotel Metropole: È con una penna graffiante e provocatoria che Ljudmila Petrusevskaja restituisce innanzitutto a sé stessa la memoria di un'infanzia sovietica a cavallo della seconda guerra mondiale. Il filo dei ricordi si snoda in un quadro familiare ricco e stravagante, dove emergono l'affetto bruciante per il bisnonno Tato, tra i primi ad aderire alla causa bolscevica, le vibrazioni nostalgiche per una madre assente e l'ammirazione per nonno Kolja, il celebre linguista che tenne testa a Stalin. La piccola Ljudmila figura tra i tanti sfollati che nel gelo del 1941 lasciano Mosca per Kujbygev, al riparo dalla linea del fronte. Con la nonna e la zia, la vita nella cittadina è segnata dagli stenti: cibo e cherosene sono razionati, il calore di un cappotto è un sogno. In più, su una famiglia come la loro, di "nemici del popolo", pende anche la viltà dell'emarginazione sociale. A tutto questo, però, la piccola Ljudmila risponde con un disinvolto susseguirsi di avventure e ribellioni quotidiane che anticipano una vita di anticonformismo. Qualcos'altro, inoltre, tiene in piedi il suo mondo interiore: è lo smisurato amore per la lettura e per i grandi nomi della tradizione russa, nel cui solco i critici contemporanei inseriranno anche la scrittura di Ljudmila adulta, oggi acclamata autrice, donna di audacia e libertà singolari.
It is with a biting and provocative pen that Judmila Petrusevskaya first returns to itself the memory of a Soviet childhood at the turn of the Second World War. The thread of memories unfolds in a rich and extravagant family picture, where the burning affection for the great-grandfather Tato emerge, among the first to join the Bolshevik cause, the nostalgic vibrations for an absent mother and the admiration for Grandpa Kolja, the famous Linguist who held Stalin's head. The small Ljudmila figure among the many displaced people who in the Frost of 1941 leave Moscow for Kujbygev, sheltered from the front line. With his grandmother and aunt, life in the town is marked by the shortages: food and kerosene are rationed, the warmth of a coat is a dream. In addition, on a family like theirs, of "enemies of the People", also hangs the vileness of social exclusion. To all this, however, the little Ljudmila responds with a nonchalant succession of adventures and daily rebellions that anticipate a life of nonconformist. Something else, moreover, holds up its inner world: it is the immense love for reading and for the great names of the Russian tradition, in whose groove contemporary critics will also insert the writing of Ljudmila adult, now acclaimed author, Woman of Audacity and singular freedoms.