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«L'innato amore alla menzogna». Studi sulla letteratura italiana del Sette e dell'Ottocento - 9788840014180
di Fulvio Pevere edito da Unicopli, 2010
- Prezzo di Copertina: € 12.00
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Informazioni bibliografiche del Libro
- Titolo del Libro: «L'innato amore alla menzogna». Studi sulla letteratura italiana del Sette e dell'Ottocento
- Autore: Fulvio Pevere
- Editore: Unicopli
- Collana: Parole allo specchio , Nr. 23
- Data di Pubblicazione: 2010
- Genere: letteratura italiana: critica
- Argomento : Letteratura italiana moderna
- Pagine: 149
- Volume: 23
- ISBN-10: 8840014187
- ISBN-13: 9788840014180
«L'innato amore alla menzogna». Studi sulla letteratura italiana del Sette e dell'Ottocento: I contributi raccolti nel volume, attraverso l'analisi di testi di Baretti, Imbriani, Dossi e De Amicis, mirano a mostrare come la letteratura appartenga sempre ad una dimensione altra e autonoma rispetto alla realtà e si trasformi, non di rado, in gioco volto a coinvolgere il lettore, esigendone anche la complicità e la disponibilità ad essere ingannato. La scrittura, in quanto reinvenzione dell'esistente, rinuncia a ogni ambizione di riprodurre mimeticamente il reale (anche quando gli autori rivolgono la loro attenzione, con intento apparentemente documentario, a nuovi fenomeni sociali, come lo sport, oppure a temi ampiamente dibattuti, quale il rapporto tra creazione artistica e metodo scientifico, in particolare quello della fisiologia e della medicina) e mette anzi in luce la frattura insanabile che si è venuta a creare tra il mondo e la sua rappresentazione letteraria, sino ad esibire e demistificare i propri meccanismi e a smascherarne l'artificiosità.
The contributions collected in the book, through the analysis of texts of Baretti, Imbriani, bumps and De Amicis, aim to show how literature belongs to another dimension and autonomous with respect to reality and turning often in game designed to involve the reader, too, demanding from the complicity and the willingness to be deceived. Writing as reinvention of existing, waives all ambition to play mimeticamente the real (even when authors turn their attention, with intent apparently documentary, to new social phenomena, such as sports, or widely debated topics such as the relationship between artistic creation and scientific method, in particular that of Physiology and medicine) and puts even the irremediable fracture that has arisen between the world and its literary representation up to exhibit and demystify their own mechanisms and to unmask the artificiality.
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