L'albero delle donne. Etnografia nelle piantagioni e cucine d'Etiopia - 9788866800088

L'albero delle donne. Etnografia nelle piantagioni e cucine d'Etiopia: "L'albero delle donne", attraverso un viaggio etnografico fra gli hadiya d'Etiopia, analizza gli stereotipi sui mangiatori di enset (enseteventricosum) e i luoghi comuni sulla passività delle donne, in questo caso coltivatrici della pianta e quindi doppiamente periferiche, frequentemente rappresentate secondo foschi scenari di segregazione e oppressione. Le memorie qui raccolte di levatrici, neospose chiuse nel silenzio, gravide affamate e puerpere in balia delle neonate contengono riflessioni sulla natura della gerarchia, fra sessi e fra donne, e sull'interdipendenza dei generi, che l'antropologa legge attraverso le cornici dell'istituzione matrimoniale, della divisione del lavoro, delle norme che regolano la sessualità. Nell'oscillazione fra protocolli ufficiali e pratiche considerate a vari livelli 'minori' ci si interroga sul valore di atti compiuti dietro le quinte come affermazione di resistenza se non di vero e proprio potere, e sulla condotta politica, spesso dissimulata, di soggetti solo apparentemente deboli o subordinati.
"L'Albero delle donne", through an ethnographic trip among the hadiya of Ethiopia, analyzes the stereotypes about eating enset (enseteventricosum) and the clich??s about women's passivity, in this case plant cultivators and therefore doubly devices, frequently represented according to Felix segregation and oppression scenarios. The memories here collections of midwives, neospose closed in silence, starving and pregnant mothers at the mercy of female children contain reflections on the nature of the hierarchy between genders and among women, and the interdependence of genres, which anthropologist law through the frames of the institution of marriage, the Division of labor, the rules governing sexuality. In oscillation between official protocols and practices considered ' minor ' at various levels there are questions about the value of acts performed behind the scenes as an affirmation of resistance if not real power, and political behaviour, often disguised, seemingly weak subjects or subordinates.