La fabbrica della felicità. Creare sapere condiviso e sostenibile - 9788887998887

La fabbrica della felicità. Creare sapere condiviso e sostenibile: Ad esclusione delle ultime, nessuna generazione ha mai così tanto dubitato dell'efficacia della scuola, nessuna ha cercato di eluderla, evaderla, tenersene a margine. Nessuna ne ha patito in maniera così drammatica l'incapacità di svolgere il compito di formare gli individui. Ma che valore ha l'insegnamento oggi? E lo si può ancora considerare una istituzione? Chi può stabilire cosa insegnare? E chi sa o può dire come farlo? Nell'era della flessibilità e della liquidità sembrano inutili e controproducenti i "rimedi della nonna" proposti dagli ultimi governi, mentre è pericolosa l'invadenza dei media. E se qualcuno descrive questa fase come il passaggio dall'homo sapiens all'homo game, il nostro libro propone, invece, il recupero della "relazione insegnante" sotto l'aspetto umanistico ed emotivo, cercando di piegare nella direzione più utile le teorie di Bandura, Gordon, Seligman, Schön, rivisitando la ricerca-azione e l'insegnamento riflessivo, per arrivare a definire una serie di protocolli "liberi" ai quali ogni professore possa fare riferimento. Un modo ecologico di "fare sapere" che tenga lontana da ogni aula l'ignoranza, così paradossalmente diffusa, nell'istruzione attuale.
With the exclusion of the last, no generation has ever so much doubted the effectiveness of the school, none tried to eludo it, to evade it, to keep it on the sidelines. No one has suffered so dramatically from the inability to perform the task of training individuals. But what is the value of teaching today? And you can still consider it an institution? Who can determine what to teach? And who knows or can say how to do it? In The age of flexibility and liquidity, the "grandmother remedies" proposed by the last governments seem unnecessary and counterproductive, while the intrugency of the media is dangerous. And If someone describes this phase as the transition from Homo sapiens to the Homo game, our book proposes, instead, the recovery of the "teacher relationship" in the humanistic and emotional aspect, trying to bend in the most useful direction the theories of Bandura, Gordon, Seligman, Schön, revisiting the action-research and reflective teaching, to get to define a series of "free" protocols to which any professor can refer. An environmentally friendly way to "make know" that keeps ignorance, so paradoxically widespread, from every classroom in present-day education.