Vedere oltre. Scritti su "Ricerca" (1968-1974) - 9788838242229

Vedere oltre. Scritti su "Ricerca" (1968-1974): «Mi pare che ancora oggi la mentalità da correggere, e di cui la purezza dell'annuncio evangelico deve temere, è la mentalità dominante nel nostro "mondo cattolico", informato ad una ideologia di tipo individualista e che determina le nostre scelte di ogni giorno, i nostri giudizi, le nostre reazioni. [...] A me sembra che sia avviata la strada per uscire da quel genericismo che favorisce la pigrizia di chi si appella di continuo ai principi: la via della "chiesa locale", la responsabilità cioè della chiesa locale verso i "suoi" poveri, conosciuti ed amati». È questa tensione che caratterizza i diciotto scritti che Camillo Pezzuoli ha via via pubblicato sul quindicinale della Fuci «Ricerca» nei sette anni in cui è stato assistente centrale. Non solo specchio e riflesso di una stagione ricca e complessa come quella del primo decennio postconciliare, segnata dai profondi mutamenti di costume manifestati dal '68, ma anche efficace proposta di discernimento, di educazione a "vedere oltre", sotto la forma di riflessioni e meditazioni all'apparenza lontane dall'effervescenza non solo della cronaca, ma dell'epoca. Riletti a quasi mezzo secolo di distanza, questi scritti conservano, anzi rivelano una singolare trasparenza e quella genuina limpidezza che solo la sapienza del cuore sa emanare. La chiave per intenderli è stata suggerita qualche anno più tardi dall'autore stesso che - all'inizio di una serie di meditazioni tenute per la rubrica «Parole di vita» di Raidue - citava san Paolo: «Non voglio dominare la vostra fede [...] ma soltanto lavorare con voi per la vostra gioia» (2 C
"It seems to me that even today the mentality to be corrected, and of which the purity of the evangelical proclamation must fear, is the dominant mentality in our "Catholic world", informed to an ideology of an individualistic type and that determines our choices every day, our judgments, our reactions. [...] It seems to me that the way to get out of that genericism that promotes the laziness of those who constantly appeal to the principles: the way of the "local church", that is, the responsibility of the local church towards the "its" poor, known and loved". It is this tension that characterizes the eighteen writings that Camillo Pezzuoli has gradually published on the fortnight of the Fuci "Research" in the seven years in which he was central assistant. Not only is it a mirror and reflection of a season as rich and complex as that of the first decade post-conciliatory, marked by the profound changes in custom manifested since '68, but also an effective proposal of discernment, of education to "see beyond", in the form of reflections and meditations seemingly far from the effervescence not only of the chronicle, but of the time. Reread almost half a century later, these writings preserve, indeed reveal a singular transparency and that genuine clarity that only the wisdom of the heart can give out. The key to these was suggested a few years later by the author himself, who - at the beginning of a series of meditations held for Raidue's "Words of Life" section - quoted St Paul: "I do not want to dominate your faith [...] but only to work with you for your joy" (2 C